Prezzi agricoli di agosto: cereali + 17,5% rispetto a luglio , + 21% su agosto 2009
Nel mese di agosto 2010 l’indice Ismea dei prezzi alla produzione (calcolato in base 2000=100), si è attestato a 109 in leggera flessione rispetto a luglio (-1,4%) e in aumento dell’8,7% sull’analogo periodo dello scorso anno. Il confronto avviene, tuttavia, con un mese, agosto 2009, che è risultato particolarmente depresso per i mercati all’origine, con l’indice attestato sui livelli più bassi degli ultimi anni.
Relativamente alle coltivazioni, l’indice cede il 3,3% su base mensile a causa dei forti ribassi degli ortaggi e legumi (-18,7%) e della frutta fresca e secca (-15,9%), anche se in riferimento a quest’ultimi categoria, la flessione riscontrata non è attribuibile alle sole variazione di prezzo ma anche alla metodologia di calcolo dell’indice che prevede panieri e ponderazioni variabili mensilmente (ad agosto infatti escono dal paniere albicocche e ciliegie ed entrano le mele). In controtendenza l’andamento del settore cerealicolo ( +17,5% rispetto a luglio 2010) che rivela significative rivalutazioni per quasi tutti i listini e in particolare per l’orzo (+28,8%), frumento tenero (+26,4%), frumento duro (+17,1%) e granturco ( +16,8%). Stabili, sempre nel raffronto con il mese precedente, le quotazioni di vino, olio, tabacchi e sementi e colture industriali.
Il confronto con agosto del 2009 evidenzia un incremento dell’indice delle coltivazioni dell’11,3%. Vistosi rialzi si registrano per i cereali che mettono a segno un +21% sull’anno scorso, grazie ai rincari del granturco (+50,3%), del frumento tenero (+39,5%) e dell’orzo (+47,3%). Rimane negativa, invece, la variazione tendenziale del frumento duro (-11,1%). Sempre su base annua, guadagnano anche la frutta fresca e secca (+20%), gli ortaggi e legumi (+6,3%), i tabacchi (+5,7%), e in misura più lieve il vino (+0,9%), mentre l’olio subisce un calo del 10,1%. Va comunque ricordato che nell’agosto 2009, l’indice dei prezzi aveva registrato su base tendenziale un -31,2% per i cereali e un -29,7% per la frutta fresca e secca.
In riferimento al comparto zootecnico l’indice risulta in crescita dell’1,7% rispetto a luglio e del 6,3% su agosto 2009. Il raffronto su base mensile evidenzia variazioni positive per i suini ( +8,3%), le carni cunicole (+6,2%) e gli ovicaprini (+4,6%). Più contenuti i rialzi del latte e derivati e dei volatili domestici, entrambi dell’1%, mentre le uova cedono il 4,2% e i bovini e bufalini non mostrano variazioni degne di nota.
La dinamica tendenziale indica anche questo mese un aumento sostenuto per i lattiero caseari (+15,7%), grazie ancora una volta alla crescita (ininterrotta negli ultimi 12 mesi) delle quotazioni del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano, per i volatili domestici (+11,3%) e per gli ovi-caprini (+5%). In flessione invece le uova (-7%), i bovini e bufalini (-2,8%), i suini (-2,3%). Sostanzialmente stabile l’indice per le carni cunicole.