“Presidente Trump, ci sorprenda!”. La campagna ambientalista per sensibilizzare il nuovo inquilino della Casa Bianca
La Campagna nasce, come azione “preventiva”, a seguito delle preoccupazioni destate, tra gli ambientalisti di tutto il mondo, dalle dichiarazioni di Trump in campagna elettorale sulle questioni ambientali – in particolare rispetto alla lotta ai cambiamenti climatici – e per le recenti nomine ai vertici di enti e agenzie americane strategiche, come l’EPA, l’agenzia per la protezione dell’ambiente.
“Siamo tutti chiamati ad essere custodi della Terra, un bene comune da salvaguardare per noi e per i nostri figli – dichiara Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia – “Nel massimo rispetto del popolo degli Stati Uniti d’America e delle loro scelte, sentiamo di dedicare al nuovo Presidente le parole che Papa Francesco ci rivolse lo scorso anno in occasione dell’Earth Day: ‘Voi trasformate deserti in foreste‘. Sia foresta insieme a noi, Presidente Trump!”
Alla campagna hanno già aderito, ad oggi, 14 associazioni, tra cui WWF Italia, Legambiente, Lipu, Fondazione Univerde, Earth Day Italia, Marevivo e Italian Climate Network. In occasione del ritrovo di venerdì i rispettivi presidenti dichiareranno i motivi dell’adesione alla campagna, in una conferenza stampa all’aperto. Una delegazione, quindi, si recherà all’ambasciata americana per consegnare la “prima” copia della lettera “Surprise Us President Trump!”, a cui poi seguiranno le firme di tutti i cittadini che dal 20 gennaio vorranno sottoscrivere l’appello (in italiano, inglese e spagnolo) attraverso il nuovo sito internet www.surpriseuspresidenttrump.com.
Intanto, sul fronte delle celebrities americane, il fronte hollywoodiano anti-Trump, che va da Meryl Streep a Roberto De Niro, sembra aver registrato, nei giorni scorsi, un altro tipo di sorpresa, con la voce fuori dal coro di Nicole Kidman. In un’intervista alla BBC l’attrice “australiana” (nata in realtà alle Hawaii e quindi con diritto di voto anche negli USA), ha esortato gli americani a «sostenere il presidente eletto, chiunque sia». «Quel che è successo è successo – ha liquidato molto pragmaticamente la Kidman - Il paese si deve unire dietro al presidente e andare avanti». Poche frasi che hanno scatenato la bufera di insulti sul web e hanno costretto l’attrice a precisare che il suo non era un endorsement al nuovo presidente, ma semplicemente un’espressione di “fede nella democrazia“.