Presentato a Torino il nuovo Master interateneo in “Riqualificazione del paesaggio”
Si è tenuta ieri a Palazzo Civico, a Torino, la presentazione del master interateneo di primo livello in “Tecniche di riqualificazione paesaggistica” organizzato dal dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università degli studi di Torino e dal dipartimento di Scienze, Progetto e Politiche del territorio del Politecnico di Torino.
“Il paesaggio torinese – ha dichiarato l’assessore all’Innovazione e all’Ambiente Enzo Lavolta – è un paesaggio unico. Le Corbusier definì Torino come la città con la più bella posizione naturale. Questo patrimonio va difeso, curato, merita la nostra attenzione ed il nostro investimento: il Master va in questa direzione. Fra le competenze che insegna vi è la riqualificazione dei paesaggi industriali, ambito su cui Torino ha, negli ultimi anni, compiuto sforzi enormi riconvertendo interi pezzi della città industriale, come Italgas, Westinghouse ed OGR, in gioielli della città della conoscenza. Questa riconversione ha fornito ad istituzioni come Università e Politecnico la sede fisica dove dare profondità al cambiamento. La recente delibera sui Beni Comuni, inoltre, coinvolge i cittadini nel percorso di valorizzazione della città rendendo le persone le principali protagoniste del cambiamento”.
Il master avrà tuttavia, come ambito di studio, non solo il contesto metropolitano di Torino, ma l’area recentemente iscritta nella World Heritage List dell’Unesco: I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato.
Il corso, hanno spiegato i promotori, è finalizzato alla formazione di una specifica figura professionale in grado di seguire con competenza tutti i momenti dell’articolato processo che porta alla riqualificazione dei paesaggi urbani, agricoli e industriali. Obiettivo è preparare specialisti nell’analisi e mappatura dei paesaggi naturali e culturali, nell’individuazione dei rischi al quale è soggetto, a causa dell’eccessiva pressione antropica, l’ambiente, nella riqualificazione dei paesaggi degradati. A questo scopo, gli insegnamenti impartiti orienteranno gli studenti verso una visione multidisciplinare del tema del progetto di riqualificazione, nella quale si integrano conoscenze e competenze alle diverse scale del paesaggio.
Dal 20 al 22 aprile Torino ospiterà inoltre il 53° Congresso Mondiale di Architettura del Paesaggio, che vedrà la presenza in città di migliaia di professionisti provenienti da tutto il mondo. Il Congresso raduna gli architetti aderenti all’IFLA (International Federation of Landscape Architects), organismo mondiale che coordina 70 associazioni nazionali impegnate nello sviluppo e nella promozione della professione di architetto del paesaggio, come sintesi tra natura e cultura, patrimonio culturale e sostenibilità ecologica e sociale, qualità della progettazione e della gestione del paesaggio. Per l’Italia aderisce all’IFLA l’AIAPP, che conta 600 soci e 150 affiliati, suddivisi in nove sezioni territoriali, e pubblica la rivista “Architettura del Paesaggio”.
L’assessore Lavolta ha infine annunciato che, in occasione del Congresso Mondiale di Architettura del Paesaggio, sarà riaperta la Scuola per Giardinieri della Città di Torino, in previsione di nuove assunzioni di tecnici del verde.