Premio Aretê 2009
Alla presenza del Ministro Prestigiacomo e di Emma Marcegaglia Enel si aggiudica il Premio Assoluto
I premi di categoria vanno a Renault Italia, Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Lega del Filo d’Oro Onlus, ABI, Aesse, EnerGia-da / Rai Educational e Telecom Italia
Renzo Arbore ritira il Premio di Confindustria Comunicazione Sociale per la campagna della Lega del Filo d’Oro Onlus
Enel vincitore assoluto dell’edizione 2009. Si è svolta oggi, venerdì 20 novembre, presso la sede di Confindustria la cerimonia per la consegna del Premio Aretê, rassegna annuale che attribuisce riconoscimenti ad aziende, enti e istituzioni che si sono distinte per un’attività di “comunicazione responsabile”, nel rispetto dei valori della correttezza, della trasparenza e della sostenibilità. La consegna dei premi è avvenuta alla presenza del ministro dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, Stefania Prestigiacomo, presidente della Giuria 2009 e di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria.
La sesta edizione del premio promossa da Pentapolis, in collaborazione con Anima per il Sociale, CittadinanzAttiva, CSR Manager Network Italia, Fondazione Pubblicità Progresso, Legambiente e Manageritalia, si inserisce nella settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria “Dalla responsabilità d’impresa all’economia sociale”.
Il premio Assoluto è stato assegnato ad Enel, per il progetto PlayEnergy che in 6 anni ha coinvolto più più di 3 milioni di studenti, oltre 50 mila professori italiani e 11 Paesi, riuscendo a diffondere la cultura dell’attenzione all’ambiente e del consumo intelligente, prima di tutto tra i giovani.
Ha ritirato il premio Gianluca Comin, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne.
Altre sette le categorie premiate nel corso della cerimonia: Renault Italia si aggiudica il premio Comunicazione d’impresa, per il film istituzionale “Drive the Change”; al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali va il premio Comunicazione Pubblica, per la campagna di sensibilizzazione “Il fumo uccide. Difenditi!”; per il premio Comunicazione Sociale è la Lega del Filo d’Oro Onlus ad essere premiata per la campagna istituzionale “Il pubblico che amo di più”; ABI si aggiudica il premio Comunicazione Interna per il progetto ABI WebTv; Aesse vince il premio Editoria per la campagna di sensibilizzazione “ Pubblicità Regresso”; EnerGia-Da / Rai Educational sale sul gradino più alto del podio per la categoria Media con il programma Tv “S.O.S.tenibilità” in onda su Rai Educational mentre Telecom Italia si aggiudica il premio per la categoria Internet con www.avoicomunicare.it.
“Il Premio Aretè è uno straordinario osservatorio naturale sull’evoluzione della comunicazione sociale e responsabile del nostro Paese – commenta Enzo Argante, presidente Pentapolis. Sostenibilità, impatto ambientale, responsabilità sociale e trasparenza: sono questi i valori sui quali vogliamo accendere i riflettori con il Premio Aretè. Quet’anno grazie al supporto di RGA, società di consulenza specializzata in Corporate Responsabilità, Ambiente e Sicurezza – spiega Argante – abbiamo pensato di utilizzare il patrimonio di informazioni accumulato nelle edizioni precedenti per individuare le chiavi di lettura in grado di aiutarci a comprendere l’evoluzione di metodi e linguaggi”.
“La responsabilità sociale d’impresa è un elemento chiave e strategico di sviluppo – sottolinea Stefania Prestigiacomo, Ministro dell’Ambiente e Presidente della Giuria del Premio Areté 2009 – per questo è importante comunicare in maniera responsabile, trasparente e congrua con i prodotti e servizi. Bisogna parlare alla gente con chiarezza e semplicità e intraprendere le iniziative consequenziali. Se educhiamo il cittadino al rispetto di sé stesso, degli altri e dell’ambiente abbiamo ottenuto importanti risultati: per la salute pubblica, per il bilancio dello Stato. Per tutti. Ma bisogna esserci su questo fronte, bene e con concretezza. Il cambiamento, la chance di sviluppo e consolidamento del primato italiano non passa, perlomeno non soltanto, dall’innovazione come sentiamo ripetere continuamente, ma anche da una vera e propria restaurazione dei valori”.