Più consapevoli in montagna: CAI e Soccorso Alpino organizzano la giornata “Sicuri sul sentiero”
Prevenire gli incidenti in montagna tipici della stagione estiva, con un occhio di riguardo per i giovani e giovanissimi: è questo l’obiettivo che si prefigge la quattordicesima edizione di “Sicuri sul sentiero”, organizzata da Club alpino italiano e Soccorso alpino (CNSAS) domenica 15 giugno in 41 località montane di 12 Regioni italiane.
Organizzata nell’ambito del progetto “Sicuri in montagna”, la giornata vuole sensibilizzare e accrescere la consapevolezza dei rischi e dei limiti personali accettabili nella frequentazione dell’ambiente montano ed ipogeo soprattutto in chi, lontano dal mondo del CAI o senza l’ausilio di una Guida Alpina, si approccia alla montagna con superficialità.
Dall’Alto Adige alla Sicilia, tecnici del Soccorso alpino, guide alpine, istruttori ed accompagnatori del CAI organizzeranno diverse attività (tra cui punti informativi, convegni, escursioni guidate, presidi lungo molti luoghi frequentati dagli escursionisti e dimostrazioni di ricerca e soccorso) per informare sui rischi e per dare consigli nella pratica dell’escursionismo su sentieri, ferrate, vie alpinistiche, falesie, grotte, oppure nella pratica di attività come il canyoning e la ricerca di funghi. La stagione estiva rappresenta il periodo dell’anno in cui si concentrano la maggior parte degli incidenti in montagna, tra questi l’escursionismo occupa sempre i primi posti delle statistiche delle cause di intervento del Soccorso Alpino. CAI e CNSAS evincono dunque la difficile percezione dei rischi soprattutto da parte delle persone che hanno poca esperienza e conoscenza di questo particolare ed affascinante ambiente naturale.
Capofila tra le regioni che partecipano all’appuntamento è la Toscana con 16 presidi e stand informativi, seguita immediatamente dalla Lombardia con 9 località interessate e dalla Calabria e Alto Adige rispettivamente con 3 iniziative ciascuna. “Particolare attenzione verrà riservata poi a bambini e ragazzi – spiega Elio Guastalli, responsabile nazionale del progetto per il Soccorso alpino – con attività specifiche pensate apposta per loro come il coinvolgimento in esercitazioni. Siamo molto soddisfatti perché la presenza dei giovani che si avvicinano alla prevenzione cresce ogni anno”. I più piccoli rappresentano quella garanzia di continuità del messaggio di rispetto della natura e di precauzione nella frequentazione della montagna intrinseco nel mondo del CAI.
“Tra i vari appuntamenti di quest’anno – prosegue Guastalli -, particolare risalto va dato all’intitolazione di una baita nel Lecchese a Daniele ‘Ciapin’ Chiappa, un soccorritore tra i principali fautori del progetto ‘Sicuri in montagna’. La baita, appena ristrutturata e concessa al Soccorso alpino, vuole diventare sì un luogo utile ai soccorritori, ma anche un punto importante per organizzare eventi dedicati alla prevenzione. Se guardiamo all’importanza della prevenzione, ci rendiamo conto che ‘Sicuri sul sentiero’ è una piccola goccia in un oceano di necessità, ma è importante dedicarsi anche a queste attività perché se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”.