Pirelli esporta in Australia la tecnologia per ridurre le emissioni di CO2
Pirelli Ambiente, la società del gruppo Pirelli attiva nelle fonti di energia rinnovabile, ha sottoscritto un accordo di licenza con Bosco International, società che opera nella promozione di sistemi e processi industriali per un ambiente sostenibile, che consentirà al partner australiano l’utilizzo del brevetto Pirelli per la produzione di combustibile derivato dai rifiuti di qualità (CDR-Q).
La tecnologia Pirelli sarà inizialmente utilizzata nell’area di Latrobe, nello stato australiano di Victoria, nell’ambito del programma ‘Towards Zero Waste Policy’ introdotto dal Governo locale per il contenimento dei rifiuti, con l’obiettivo di convertire in combustibile da rifiuti di qualità le 600 mila tonnellate di rifiuti solidi urbani prodotti annualmente dalla città di Melbourne. In particolare, lo scambio di tecnologia prevede, una volta ottenute le autorizzazioni delle autorità locali, l’avvio di un investimento da parte di Bosco International per la realizzazione di un impianto per la produzione di CDR-Q nel Paese.
Il CDR-Q Pirelli si ottiene aggiungendo alla frazione secca degli R.S.U (Rifiuti Solidi Urbani) alcune componenti ad alto potere calorifico (es. scarti di plastica da raccolta differenziata e di gomma) e può essere utilizzato in parziale sostituzione dei combustibili fossili in impianti già esistenti, non dedicati, come cementerie e centrali termoelettriche, con significativi vantaggi ambientali per la popolazione, in termini di minori emissioni, in particolare di CO2, NOX e SO2 da fonte fossile, ed economici (in termini di minori oneri di smaltimento).
Il sistema integrato promosso da Pirelli Ambiente è in funzione con successo dalla fine del 2002 in Provincia di Cuneo, dove opera Idea Granda, società mista pubblico-privato partecipata da Pirelli (49%) e dall’azienda municipalizzata Acsr (51%), e dalla cementeria Buzzi-Unicem di Robilante, che utilizza il CDR-Q nel suo bruciatore principale sostituendo oltre il 40% del fabbisogno di carbone-petkoke. Dal suo avvio questo sistema ha fatto sì che la percentuale di recupero energetico dei rifiuti nella zona salisse oltre il 32%, una quota superiore sia alla media italiana (7%) sia, soprattutto, alla media europea (27%). Inoltre, secondo uno studio dell’Università di Milano Bicocca condotto con il metodo del Life Cycle Assessment (LCA), l’utilizzo del CDR-Q Pirelli è rispettivamente 90 e 72 volte più vantaggioso per l’ambiente rispetto a soluzioni alternative quali discariche e termovalorizzatori.