Nuovo regolamento europeo sul biologico: le critiche di CCPB e EOCC
L’organismo di certificazione italiano CCPB, in merito al nuovo Regolamento Europeo sul Biologico – a cui ieri la Commissione Agricoltura del Parlamento UE ha dato approvazione definitiva – ha comunicato di condividere la posizione critica di EOCC (The European Organic Certifiers Council), associazione che raggruppa i principali organismi di certificazione europei.
Secondo EOCC i punti critici sono due: la mancanza di omogeneità tra i vari paesi nel definire la soglia massima di residui presenti nei prodotti biologici e l’eliminazione della visita ispettiva annuale per aziende considerate “non a rischio”.
Nel primo caso ogni paese può stabilire delle differenze, che seppur minime, creano un sistema per cui prodotti che in alcuni paesi non possono essere venduti come biologici, per altri lo sono. Questo per EOCC crea una “competizione sleale tra aziende di paesi diversi” che però operano in un mercato comune. Secondo CCPB “i tre anni di discussioni su questo punto non sono bastati per trovare un accordo di buona qualità, ma solo un compromesso che scontenta molti“.
La visita ispettiva annuale secondo EOCC è poi il “cuore della fiducia dei consumatori e degli operatori nel sistema di certificazione”. Il controllo annuale rimarrà per la maggior parte delle aziende, ma in un periodo di “grande crescita del bio, così si creano delle eccezioni e si apre la porta ad un abbassamento della frequenza del controllo, il vero pilastro delle garanzie offerte dal biologico”.
EOCC ha pertanto inviato una lettera con la sua posizione a tutti i membri della Commissione Agricoltura del Parlamento UE e al Commissario Philip Hogan. Dopo il voto di ieri il regolamento entrerà in vigore, in via definitiva, a partire dal 2020.