Nella Marca Trevigiana, “Vacanze dell’anima” sul tema S.O.S.tenibile
“Vacanze dell’Anima” è una manifestazione che cerca di svelare le diverse opportunità per chi abita il territorio e per chi lo visita. Ad ospitare il programma del festival, dal 12 al 20 luglio, è il paesaggio-palcoscenico della Marca Trevigiana, gioiosa et amorosa, tra Pedemontana del Grappa, Colli Asolani e Montello. Teatro e musica, voci di grandi testimoni contemporanei, esposizioni artistiche e visite in azienda, enogastronomia e percorsi guidati, fino a laboratori per bambini e incontri di “progettazione partecipata” compongono la V edizione di “Vacanze dell’Anima”, che attraversa linguaggi e forme per proporre, quest’anno, la sua riflessione sulla sostenibilità, scelto fra i temi dell’agenda internazionale e declinato per promuovere lo sviluppo locale da una fitta rete di attori del territorio e 8 Comuni: Asolo, Caerano di San Marco, Cavaso del Tomba, Maser, Monfumo, Possagno, San Zenone degli Ezzelini, Volpago del Montello. “S.O.S.tenibile” si definisce “una richiesta di collaborazione, una ricerca di seguaci e attivatori per mobilitare persone e aspirazioni, utilizzando cultura e turismo come strumenti di valorizzazione trasversale e internazionalizzazione del territorio“.
Il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, è stato ospite dell’appuntamento di apertura, sabato 12 luglio nella palladiana Villa di Maser, per avviare la riflessione su agricoltura e bioeconomia. Petrini, infatti, affronta la sostenibilità come approccio globale alla vita e parte dall’agricoltura, settore primario che attraversa salute del pianeta e qualità della vita, opportunità economiche e identità. Dalla produzione all’alimentazione, dai consumi fino alla sfera relazionale, imboccare la strada della sostenibilità significa fare scelte che permettano alle future generazioni di raccogliere un’eredità possibile: questa la sfida condivisa dal festival e che per Slow Food ha assunto una dimensione planetaria, tanto che nel 2008 il quotidiano inglese The Guardian ha posizionato Petrini tra le 50 persone che potrebbero salvare il pianeta.
Il dialogo sull’agricoltura incrocia la musica, materie solo apparentemente lontane, che insieme rendono invece evidente la necessità di ritmo e armonia per l’uomo e per la terra. Ad intervistare il fondatore di Slow Food è la musicologa e giornalista Rai Valentina Lo Surdo, mentre la conversazione con Guido Turus, del Movimento Bio-resistenze sarà guidata dal pianista e direttore d’orchestra Filippo Faes, il 16 luglio a San Zenone degli Ezzelini, per presentare il progetto tra agricoltura responsabile e qualità del territorio e raccontare le pratiche messe in campo da realtà agricole che resistono al deturpamento ambientale e alle mafie. Di mafie si parlerà in modo diverso anche il 17 luglio a Cavaso del Tomba con Andrea Morello, presidente nazionale di Sea Shepherd, organizzazione internazionale no profit impegnata nella denuncia delle attività illegali in alto mare.
Enogastronomia e agricoltura sono proposte come leve di una economia ecologicamente e socialmente responsabile, che passa anche attraverso l’incontro con il gusto e con il piacere. Una serata in compagnia del presidente di Slow Food Veneto, Mauro Pasquali, è dedicata al racconto e alla degustazione delle produzioni locali, dai formaggi del Massiccio del Grappa ai vini della doc Montello e Colli Asolani, che si potranno assaggiare in un percorso di convivi che accompagna gli appuntamenti culturali, come durante speciali Cene dell’Anima con menù a km 0, a cura di ristoratori e agriturismi.
Anche il teatro racconta la sfida della sostenibilità. Le “Lezioni di Giardinaggio Planetario” di Lorenza Zambon abiteranno le colline di Monfumo il 18 luglio, con uno spettacolo che documenta le storie di chi ha scelto di coltivare un orto o un giardino per contribuire a salvare il pianeta. Tiziana di Masi proporrà invece il suo reportage-teatrale sul fenomeno della contraffazione che sottrae nel nostro Paese 110mila posti di lavoro all’anno: “Tutto ciò che sto per dirvi è falso” in programma il 19 luglio a Caerano di San Marco. Mentre domenica 20 a Volpago, Francesco Niccolini porterà in anteprima nazionale “D’amore e decrescita”, la storia di Andrè e Dorine, uno spettacolo che affronta il tema della povertà, a partire dallo sguardo di un bambino di 10 anni il cui padre si ritrova improvvisamente senza lavoro.
Spettacoli e incontri vanno in scena fra ville, piazze e colline, tra testimonianze di artisti come Palladio e Canova, antichi borghi e un ambiente naturale da esplorare anche attraverso i percorsi guidati tra trekking e cicloturismo. Quattro le escursioni che accompagnano ai luoghi della Grande Guerra sul Massiccio del Grappa, nei colli attorno ad Asolo, fino al percorso in bicicletta per visitare le aziende artigiane.
E l’artigianato diventa proposta culturale e di turismo del Made in Italy, insieme alle mete d’arte e natura. Attraverso Mappa Mundi il festival propone un’esposizione diffusa sul territorio, dedicata al lavoro di artigiani-artisti del ferro battuto e ad opere di eco-design, curata da Fondo Plastico. Factory Day è invece la giornata delle imprese locali: il 19 luglio le aziende apriranno le porte di laboratori e botteghe per raccontare il valore delle loro produzioni. Si potranno visitare show room e impianti produttivi, degustare e acquistare prodotti. Le associazioni di categoria affrontano il 15 luglio il tema dell’edilizia sostenibile e le opportunità da cogliere per le imprese artigiane, favorendo il rilancio del settore e lo sviluppo territoriale.
Il progetto è promosso da ben quattro associazioni di categoria – Confartigianato, CNA, Confcommercio, Coldiretti - con il patrocinio della Provincia di Treviso e Regione Veneto all’interno di Reteventi, la collaborazione di molti soggetti pubblici e privati, il sostegno di Treviso Glocal e la direzione artistica di Loris De Martin. Tutti gli appuntamenti – incontri, spettacoli teatrali, concerti – sono a ingresso gratuito ad eccezione delle degustazioni enogastronomiche, Cene dell’Anima e visite guidate.