Montecristi, la perla nascosta di Frances Drake nella Repubblica Dominicana
E’tempo di pianificare le prossime vacanze e tra le mete eco-turistiche segnalate alla redazione di Greenews.info spicca un paradiso terrestre di nome Montecristi, nel nord ovest della Repubblica Dominicana, una delle città e provincie con importanti radici nella storia dominicana. Montecristi somma attrazioni storiche, risorse agricole e naturali, paesaggi unici, spiagge mozzafiato e una grande varietà di flora e fauna. Quasi sconosciuta ai viaggiatori italiani per la mancanza di connessioni dirette è una destinazione tutta da scoprire.
Innanzitutto ha nove aree protette e ospita il 40% della superficie di mangrovie del paese. El Morro, un promontorio roccioso a picco sul mare, alto 242 metri, regala panorami unici, tra i quali un bosco secco subtropicale circondato da una fitta foresta di banchi di mangrovie che si può percorrere a piedi oppure via mare attraverso una rete di canali navigabili.
E’ di straordinaria bellezza anche l’atollo di Cayo Arena (Paraíso), una lingua di sabbia nel mezzo dell’oceano con una barriera corallina in cui i turisti possono nuotare insieme ai pesci nel loro habitat naturale. La barriera corallina di questa zona è la più grande del paese e si estende da Manzanillo a Puerto Plata, comprendendo Los Cayos de los Siete Hermanos (gli Isolotti dei Sette Fratelli) un gruppo di piccole isolette coralline dove fare snorkeling.
Ma non ci sono solo pesci da ammirare. Tra le isole caraibiche, la zona detiene il primo posto come destinazione privilegiata per la presenza di uccelli migratori ed è il luogo ideale per il birdwatching.
Montecristi è sede inoltre dell’unico “centro del Sale” del paese, molto suggestivo per i visitatori, che possono assistere al processo di lavorazione di questo ingrediente ottenuto dall’acqua di mare.
Chi ama le immersioni avventurose non potrà poi fare a meno di andare alla scoperta del prezioso tesoro d’archeologia subacquea, che detiene il record di 261 galeoni affondati lungo le sue coste. Il famigerato pirata Frances Drake usava infatti Montecristi come base per rifornire le proprie navi e nascondersi dalla flotta spagnola nel XVI secolo. Sia lui che gli altri pirati attaccarono innumerevoli navi spagnole, saccheggiandole e facendole affondare lungo le coste di Montecristi.
La fitta rete di caratteristiche architetture del periodo vittoriano e un antico orologio pubblico di metallo, del XIX secolo, che segna il tempo con un meccanismo manuale, completano l’offerta di una città che aggiunge fascino storico a quello naturalistico.