Medicina Omeopatica: uno studio americano conferma i vantaggi per la salute pubblica
L’Associazione per la Medicina Centrata sulla Persona di Bologna rende noti i dati di una recentissima ricerca pubblicata su The American Journal of Public Health, la più importante rivista medico scientifica sulla salute pubblica negli Stati Uniti, che confermano il significativo ruolo che la medicina omeopatica svolge in questo ambito. L’indagine è stata condotta da ricercatori della Harvard School of Public Health e del Beth Israel Deaconess Medical Center, un ospedale affiliato alla Harvard Medical School.
La ricerca ha rilevato come l’uso della medicina omeopatica comporti benefici per la salute pubblica nei seguenti ambiti: riduzione nell’uso di antibiotici inutili; riduzione dei costi per il trattamento di alcune malattie respiratorie; miglioramento nella depressione peri-menopausa; miglioramento delle condizioni sanitarie in individui affetti da malattie croniche.
L’indagine ha analizzato i dati del 2012 USA National Health Interview Survey per la prevalenza e modelli di utilizzo di medicinali omeopatici tra gli statunitensi adulti in relazione ad altri interventi di Medicina Complementare e Integrativa (CIM). Due terzi delle persone che si curano con medicinali omeopatici hanno classificato il sistema di salute rappresentato dalla medicina omeopatica come una delle tre prime scelte. Persone che avevano scelto di essere pazienti di un professionista omeopata esperto hanno dichiarato che la medicina omeopatica “è stata molto importante nel mantenere la salute e il benessere” e che ha rappresentato una “grande opportunità”, maggiore rispetto a coloro che pur essendo utilizzatori di medicinali omeopatici non erano seguiti da un omeopata professionista.
Mentre le due precedenti indagini governative degli Stati Uniti nel 2002 e nel 2007 avevano rilevato che la medicina omeopatica è stata utilizzata rispettivamente dal 1,7% e il 1,8% degli adulti americani, l’attuale ricerca ha rilevato che nel 2012 l’uso della medicina omeopatica era cresciuto circa del 15%, riguardando il 2,1% della popolazione adulta degli Stati Uniti. Ma l’uso dei medicinali omeopatici negli Stati Uniti è inferiore a altri paesi occidentali, come l’Italia (8,2%) e Germania (14,8%).
Questa indagine, come decine pubblicate in precedenza, ha rilevato che le persone più istruite rappresentano il gruppo sociale maggiormente propenso a usare medicinali omeopatici per il loro percorso di cura e salute rispetto alle persone meno istruite. Le patologie più comuni per le quali le persone hanno seguito trattamenti con medicinali omeopatici sono i disturbi respiratori e orecchio-naso-e-gola e le sindromi dolorose muscolo-scheletriche.I ricercatori hanno concluso sottolineando la necessità di ulteriori ricerche in considerazione dei potenziali benefici che la medicina omeopatica può apportare alla salute pubblica.