MCE Asia a Singapore: l’Italia esporta il green building
Il settore dell’idrotermosanitario è uno di quei settori di punta dell’industria italiana, che gode di sempre maggiore apprezzamento a livello internazionale. Tra questi mercati, quello del Sud-est Asiatico rappresenta uno dei più interessanti, con chiari segni di sviluppo nei prossimi anni: Singapore, Thailandia, Indonesia, Vietnam, Filippine e Malesia sembrano rappresentare oggi la nuova frontiera del comfort in edilizia e soprattutto nel green building, l’edilizia sostenibile.
Proprio a Singapore si chiude oggi MCE Asia, la prima manifestazione “di matrice italiana” dedicata al condizionamento, trattamento dell’acqua, energie rinnovabili e riscaldamento della green building community dell’intera area del Sud-Est Asiatico. Una fiera organizzata da Reed Exhibitions attraverso le Business Unit locali - Reed Exhibitions Italia e Reed Exhibitions Singapore – che rispettivamente organizzano MCE – Mostra Convegno Expocomfort, la manifestazione biennale leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili e Building Eco Expo (BEX) Asia, la più importante manifestazione B2B nel Sud-Est Asiatico dedicata all’edilizia sostenibile.
Circa 12.000 visitatori e 550 aziende espositrici, si sono ritrovati al Marina Bay Sands di Singapore nei giorni delle due manifestazioni, che si sono svolte durante la Green Building Week - la settimana dedicata all’edilizia sostenibile a Singapore – e in contemporanea alla International Green Building Conference (IGBC) 2015, organizzata dalla Building and Construction Authority di Singapore e dal Singapore Green Building Council.
Secondo le previsioni CRESME, mentre il mercato italiano dovrebbe registrare investimenti in costruzioni pari a +0,3% nel 2015 e a +2,5% nel 2016, in altre aree geografiche il mercato delle costruzioni è molto vivace e la domanda di sistemi e di tecnologie nei comparti dell’impiantistica è in crescita, con conseguenti nuove opportunità di business. Nel 2000 quasi il 70% degli investimenti in costruzioni mondiali si concentrava nei paesi di vecchia industrializzazione, oggi invece il 60% è localizzato nei paesi in via di sviluppo ed emergenti, con una prospettiva di crescita che dovrebbe portare al 66% nel 2017.
In particolare, il Sud-Est Asiatico, mercato ancora agli esordi per quanto riguarda l’efficienza energetica, rappresenta una delle aree più attraenti per le imprese, grazie alla crescita demografica e alla crescente urbanizzazione che determinano una forte esigenza di prodotti e soluzioni per la climatizzazione estiva, il risparmio idrico e l’utilizzo delle energie rinnovabili. Anche il settore dell’edilizia sostenibile è infatti in pieno sviluppo nella regione Asiatico-Pacifica e genererà nel 2015, secondo il Global Intelligence Alliance (GIA), 670 miliardi di dollari di transizioni, ovvero il 40% del totale dell’edilizia locale (1.666 miliardi di dollari). Singapore, del resto, è considerata fra le città più “green” del mondo, con oggi più del 21% degli edifici definiti “sostenibili”. Il master plan della città, deciso nel 2013 dalla Commissione Ministeriale degli Interni, prevede di arrivare entro il 2030 all’80% di edifici “green”.