L’ora della terra è arrivata!
L’Italia sostenibile e a emissioni zero non è una chimera, ma una realtà possibile e già avviata in alcune realtà del nostro territorio. A pochi giorni dell’Ora della Terra, il grande evento globale WWF per la lotta al cambiamento climatico che sabato 26 marzo dalle 20.30 alle 21.30 spegnerà luoghi simbolo ed edifici privati in più di 130 Paesi del mondo, il WWF presenta una prima mappa di modelli virtuosi “made in Italy”, un’ “avanguardia sostenibile” fatta di Comuni, Province, imprese o gruppi di cittadini, che attraverso misure tecnologicamente avanzate o semplici accorgimenti per ottimizzare risorse ed energia, stanno riducendo notevolmente il proprio impatto sul pianeta e che se fossero “clonati” da tutti gli 8.000 Comuni, dalle 110 province, dalle migliaia di imprese e gruppi di cittadini presenti sul nostro territorio, potrebbero davvero trasformare l’Italia, facendo guadagnare l’intero Paese in equilibri ambientali, benessere economico e sociale, qualità della vita e sicurezza.
“Oggi le città sono le maggiori fonti di emissione di CO2 (circa l’80%) e nei prossimi tre decenni la popolazione globale continuerà a crescere, soprattutto nelle zone urbane – ha detto Stefano Leoni, presidente del WWF Italia - Ma come dimostrano anche i modelli virtuosi già esistenti sul territorio italiano, le città possono diventare veri centri di innovazione culturale e tecnologica e avviare dal basso il futuro sostenibile di cui l’Italia e il mondo hanno bisogno per garantirsi equilibrio ambientale, benessere economico e sicurezza. L’appello è quindi quello di “reinventare la città”, come proposto da un recente rapporto del WWF internazionale, attraverso forti obiettivi di decarbonizzazione e una pianificazione urbana innovativa e integrata, con lo spostamento di ingenti risorse economiche dalle infrastrutture tradizionali a quelle volte alla dematerializzazione. L’economia low carbon rappresenta oggi non solo una strada obbligata, ma anche la speranza per un futuro più sostenibile, prospero e sicuro. E come dimostra il movimento globale dell’Ora della Terra, il mondo è pronto.”
La sfida è promettente anche se si ragiona in una logica di vasta scala territoriale. La Provincia di Siena, per esempio, è la prima che si è posta l’obiettivo “carbon free” entro il 2015, già oggi ha un saldo di CO2 per abitante di quattro volte inferiore alla media italiana (ogni abitante della provincia di Siena “pesa” sull’ambiente circa 1,7 tonnellate all’anno contro le 8 tonnellate medie degli altri italiani) e si è data l’obiettivo di arrivare entro il 2015 a un bilancio di emissioni pari a zero per l’intero territorio (3.821 kmq per 36 Comuni e 260.882 abitanti). La provincia di Modena invece ha approvato nel 2009 una pianificazione territoriale partecipata per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, che prevede limiti all’uso di nuovo territorio a fini residenziali del 3-5%, efficienza energetica territoriale e degli edifici, fonti rinnovabili e reti ecologiche.
Senza contare la moltitudine di movimenti a livello territoriale, singoli cittadini, famiglie, condomini solidali, bilanci di giustizia e gruppi di acquisto solidale, o esperienze più strutturate – come l’Associazione Comuni Virtuosi o il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, che insieme all’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e all’UPI (Unione Province d’Italia) ha elaborato la cosiddetta “Carta delle Città e dei territori per il clima” – che hanno fatto della sostenibilità una vera e propria bandiera, sia a livello ambientale che sociale e culturale, un “brulicare” di sostenibilità quotidiana, testimoniato anche da centinaia di messaggi arrivati sulla piattaforma globale del WWF “Beyond the Hour”, che sta raccogliendo le azioni “green” di cittadini, istituzioni e imprese da tutto il mondo.
L’Ora della Terra di sabato 26 sarà quindi un’occasione unica per celebrare il futuro sostenibile che c’è già e a livello globale si aprirà con un minuto di silenzio dedicato alle vittime del Giappone. Nel mondo hanno aderito migliaia di città in oltre 131 Paesi, che spegneranno monumenti simbolo come la Tour Eiffel, la Porta di Brandeburgo, il Ponte sul Bosforo o le avveniristiche Kuwait Towers. In Italia hanno aderito oltre 100 Comuni, decine di imprese, migliaia di cittadini che si sono registrati sul sito o hanno partecipato alle molte iniziative organizzate online su wwf.it. Alla gallery di testimonial italiani – rappresentata quest’anno da Marco Mengoni, Paola Maugeri, Massimiliano Rosolino, Vittorio Brumotti, Camila Raznovich, e dal personaggio di animazione Pocoyo “Primo ambasciatore globale” per aumentare la consapevolezza ambientale dei bambini – si aggiunge oggi, per il terzo anno consecutivo anche il capitano della Roma FRANCESCO TOTTI che, oscurando il suo sito web, ha detto: “Anche quest’anno ho deciso di sostenere l’Ora della Terra del WWF ed unirmi a questa grande squadra globale, composta da centinaia di milioni di persone che in tutto il mondo con le loro azioni concrete stanno creando le basi per un futuro più sostenibile.”
Gli eventi centrali per l’Italia saranno a Roma, in Piazza Navona, alla presenza di celebrities come Christian De Sica e Massimiliano Rosolino, e Milano, in piazza Duomo, che si spegne quest’anno per la prima volta. Ma iniziative speciali sono state organizzate in tutta Italia. Si spegneranno infatti Ponte Vecchio e Palazzo Vecchio a Firenze, come il Pirellone e il Castello Sforzesco a Milano, la Torre di Pisa, Piazza del Campo a Siena, il maschio Angioino di Napoli, le Torri degli Asinelli a Bologna, la Basilica di Superga a Torino, piazza Pretoria a Palermo, la piazza del Duomo di Siracusa, la fortezza Albornoz di Urbino, la cattedrale e il Castello di Federico II a Lucera. E in tutta Italia, cene a lume di candela, osservazioni delle stelle, visite notturne nelle Oasi del WWF e moltissime iniziative speciali per tutte le età.