Legambiente al Renzi che fu No-TAV: “Al Piemonte non servono passeggiate nel fortino di Chiomonte”
“La Tav? Non è un’opera dannosa, ma inutile. Soldi impiegati male. Rischia di essere un investimento fuori scala e fuori tempo“. Nel giorno della visita in Piemonte di Matteo Renzi, in cui il premier ha confermato di voler visitare, prossimamente, il cantiere TAV di Chiomonte, Legambiente rispolvera le parole scritte dal premier nel libro “Oltre la rottamazione” nel 2013.
“Parole in evidente contrasto con la volontà del Governo Renzi di tirar dritto su grandi opere inutili come la TAV Torino-Lione e il Terzo Valico – sottolinea Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Ci chiediamo con quali esperti si sia confrontato il premier per cambiare così repentinamente opinione. Quali sono i dati in suo possesso per giustificare l’opera?”.
A giugno l’associazione ambientalista ha presentato al Governo Renzi il dossier #sbloccafuturo, una lista di 101 piccole e medie opere incompiute in tutta Italia la cui mancata realizzazione pesa negativamente sulla salute dei cittadini, sulla loro libertà di movimento, sulla possibilità di migliorare la qualità della vita, l’economia locale e nazionale.
“Dal premier ci aspettiamo risposte sui cantieri prioritari per la nostra regione, non inutili passeggiate nel fortino di Chiomonte – prosegue Dovana – Nel recente decreto Sblocca Italia mancano risposte sul trasporto pubblico locale mentre si continua a puntare su nuove autostrade, nuovo cemento e trivellazioni petrolifere. E’ invece ancora buio pesto sulle sorti di opere come le stazioni Dora e Zappata del Servizio Ferroviario Metropolitano torinese, sull’ammodernamento della linea ferroviaria Chivasso-Ivrea-Aosta e sullo sblocco dai vincoli del Patto di Stabilità delle bonifiche dall’amianto a Casale Monferrato”.