Le Dolomiti si trasformano in un laboratorio d’arti visive
Dal 2009, le Dolomiti sono divenute un sito Unesco. Sono dunque una risorsa fatta d’ambiente, roccia, spazio verticale, potenza degli elementi dispiegati; di interazioni antropiche; di processi, più o meno sostenibili, di utilizzo e configurazione e fruizione del territorio.
Anche l’arte contemporanea è una risorsa. E’ costruzione diretta o mediata di rapporti e relazioni, riflessione sulle identità; è palestra d’ azione e sviluppatore di senso. L’arte è uno scandaglio. E un visualizzatore amplificante. Applicata ad un oggetto, ad uno spazio, lo legge, vi entra, lo apre, vi deposita la larva fisica del proprio pensiero formalizzato.
Immaginando di inaugurare una stagione di azione e riflessione nell’ambito territoriale, spaziale, fisico, tematico, ideale, delle Dolomiti, ecco allora che una compagine di curatori ed artisti, interessati a puntare la lente in questa direzione, decide di venire in questo luogo magico per riflettervi ed operarvi.
Dolomiti Contemporanee è un progetto ideato e sviluppato da Gianluca D’Incà Levis, in cui una selezione di curatori ed artisti vengono invitati a cimentarsi con lo speciale ambiente dolomitico, costituito di natura e uomini, di spazio, roccia, aria (sottile), progressioni verticali.
Progetti ed opere si relazionano dunque con le emergenze ambientali di questa regione. Lo spazio fornisce il materiale, i soggetti, i temi, agli artisti, che intavolano le proprie riflessioni.
Sass Muss è un fantastico complesso d’archeologia industriale, situato in Provincia di Belluno (Comune di Sospirolo), a ridosso del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Il sito è composto da una serie di fabbricati, inseriti in un ambiente naturale fortemente configurato, in zona pedemontana, a 7 km dal centro storico di Belluno, nei pressi della Strada Statale 203 Agordina. Quest’area, dismessa da oltre vent’anni e composta da una serie di grandi padiglioni realizzati negli anni ’30 e da un gruppo di nuovi fabbricati industriali, per quasi 4.000 metri quadrati di superficie coperta complessiva, è stata recentemente oggetto di un importante intervento di recupero. Dolomiti Contemporanee prevede l’utilizzo del complesso di Sass Muss quale laboratorio culturale ed artistico, nel periodo compreso tra la fine di luglio ed ottobre 2011.
Uno spazio completamente nuovo, articolato, vasto, viene riaperto dunque, grazie a questo progetto d’arte contemporanea. Qui un gruppo di curatori ed artisti lavorerà insieme a quella che vuole configurarsi come una stazione di scambio e produzione artistica alternativa. Due blocchi di mostre si succederanno; le prime tre (curatori: Andrea Bruciati, Gianluca D’Incà Levis, Alberto Zanchetta) inaugureranno sabato 30 luglio; le quattro successive (curatori: Daniele Capra, Gianluca D’Incà Levis, Alice Ginaldi, Francesco Ragazzi e Francesco Urbano) inaugureranno sabato 17 settembre.
Negli spazi del campus, gli artisti vivranno, lavoreranno, esporranno. Un programma di residenza breve consentirà ad alcuni di loro di risiedere, a rotazione, per un periodo di una settimana/dieci giorni, a Sass Muss. L’edificio funzionale centrale ospiterà infatti, oltre a bookshop, bar/ristoro, Artribune corner, wifi zone, alcune camere-studio. Negli edifici Pavione, Sass de Mura, Schiara, e in alcuni ambienti e siti secondari, troveranno posto le singole mostre. Un edificio open-space di 500 metri quadri sarà adibito ad officina-laboratorio.