L’assurda odissea burocratica della Saxa Gres: 800 giorni per far ripartire un’impresa
800 giorni in Italia sembrano non bastare per far ripartire un’azienda della green economy. La vicenda quasi kafkiana è denunciata ora da 100 lavoratori in attesa di assunzione, che si sono dati appuntamento ad Anagni, in Lazio, per venerdì 2 settembre alle ore 12,00 per sensibilizzare i media e la cittadinanza locale sulle assurdità burocratiche che spesso bloccano la ripresa economica del Paese.
Il caso in questione vede un’ azienda che vuole “ripartire”, (appunto con 100 nuovi posti di lavoro, tra operai, ingegneri, manager e amministrativi) nella provincia di Frosinone, grazie a un progetto di economia circolare e che aspetta da oltre 800 giorni i permessi e i servizi per cominciare a produrre.
È la storia incredibile della Saxa Gres di Anagni, che vorrebbe poter iniziare la produzione di piastrelle da esterni in maniera innovativa e riciclando scarti, anche grazie a un investimento di 15 milioni di fondi esteri.
Un clamoroso autogol, denuncia il management – che parteciperà al sit-in insieme ai lavoratori – in un’area del Lazio in cui la crisi economica e occupazionale è fortissima. E anche la dimostrazione che – al di là delle dichiarazioni – l’economia del riciclo è ostacolata di fatto dagli interessi dell’economia della discarica, in una regione in piena crisi proprio sul recupero e il riciclo dei rifiuti.