La provincia di Bolzano dice no al biossido di azoto
La Giunta provinciale di Bolzano ha approvato il programma per la riduzione dell’inquinamento da biossido di azoto sul territorio provinciale. Lo ha annunciato ieri il presidente Luis Durnwalder, precisando che chiederà al Ministero dell’ambiente di prendere provvedimenti per quanto riguarda il percorso altoatesino dell’Autostrada del Brennero.
Con la direttiva europea che fissa nuovi criteri per la gestione della qualità dell’aria, le Regioni hanno ottenuto un’ampia serie di competenze in materia. Per quanto riguarda la Provincia di Bolzano, l’unico valore limite che “sfora” i parametri imposti da Bruxelles è quello relativo al biossido di azoto. Le nuove disposizioni legislative prevedono che, nel caso in cui i valori limite non possano essere rispettati se non con il contributo di misure di carattere nazionale, il Ministero dell’ambiente debba presentare un programma adeguato da sottoporre alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Su queste basi, e sulla scorta delle rilevazioni secondo le quali il biossido di azoto è l’unica sostanza che, in Provincia di Bolzano, supera le soglie imposte dall’Unione Europea, è stato predisposto un nuovo piano di valutazione della qualità dell’aria.
L’Agenzia provinciale per l’ambiente, che ha suddiviso il territorio altoatesino in cinque zone, ha riscontrato che l’area di superamento si estende per poco meno di 100 km. quadrati, e interessa circa 40mila persone. Per rientrare, entro il 2015, nei valori previsti dalla UE, sono stati già presi una serie di provvedimenti a livello provinciale e comunale, con le amministrazioni di Bolzano e Bressanone in prima fila. “Il primo problema – ha spiegato il presidente Luis Durnwalder – è l’autostrada. In prossimità del tracciato dell’A22, infatti, i provvedimenti provinciali e comunali non bastano, e i tecnici hanno individuato alcune misure da adottare per far rientrare i valori al di sotto del livello di soglia entro il 2015. Il secondo problema è che la regolamentazione del traffico autostradale è di competenza statale: l’unico strumento a nostra disposizione, dunque, è stato quello di inoltrare al Ministero dell’ambiente la richiesta di adottare le misure necessarie a garantire che su tutto il territorio provinciale venga rispettato il valore limite di concentrazione del biossido di azoto nell’aria“.