La Pac al centro di PrimaveraBio 2011
Parte oggi, venerdì 15 aprile, “PrimaveraBio 2011”: la campagna nazionale di promozione del biologico organizzata dall’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (AIAB), in collaborazione con Legambiente, Federparchi, Alpa, CTM Altro Mercato e realizzata con il Patrocinio del ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che si terrà in tutta Italia dal 15 aprile al 31 maggio 2011.
Per tutta la durata della campagna le aziende biologiche del territorio nazionale apriranno le porte a cittadini, consumatori e scuole per fare conoscere la loro capacità di produrre cibi di alta qualità, salvaguardando allo stesso tempo l’ambiente e fornendo alla collettività importanti servizi ecosistemici. Da Nord a Sud le aziende agricole bio accoglieranno gli amanti del cibo naturale e organizzeranno visite guidate, visite didattiche, degustazioni, dimostrazioni pratiche sulla produzione e laboratori di trasformazione. In ogni appuntamento, inoltre, verrà distribuito materiale informativo sulla Politica Agricola Comune. E per favorire l’incontro tra produttori e consumatori AIAB organizza gite organizzate – trasferimenti in pullman compresi – alle aziende bio in 18 Regioni.
“Scegliere il biologico rappresenta per i consumatori un modo importante per contribuire alla difesa della biodiversità animale e vegetale – spiega Lucila De Rossi, responsabile PrimaveraBio -. AIAB vuole favorire le scelte di consumo consapevole, fondato sulla trasparenza e sulla garanzia della qualità dei prodotti: qualità per il gusto, per la salute, ma anche per l’ambiente. Vogliamo che i cittadini inizino a porsi le domande fondamentali su cosa mangiamo e, soprattutto, su quello che sta dietro al cibo che arriva sulle nostre tavole. Per questo anche quest’anno gli agricoltori e gli allevatori biologici danno vita a PrimaveraBio”.
Gli obiettivi dichiarati della campagna sono: favorire i consumi dei prodotti biologici locali, promuovere un modello di sviluppo e stili di consumo eco-sostenibili, stimolare una riflessione sulla qualità dell’alimentazione, promuovere la conoscenza del paesaggio e del territorio. Questioni tutte condizionate dalla PAC, la Politica Agricola Comune che oggi è di nuovo in discussione.
Non a caso “PrimaveraBio 2011”, edizione numero dieci della campagna, è dedicata proprio alla Politica Agricola Comune e racconterà ai cittadini cos’è la PAC, perché ci riguarda tutti e quale PAC vogliamo a partire dal 2013. Un tema che nel corso della campagna verrà affrontato anche con un dossier che metterà a fuoco i finanziamenti europei all’agricoltura, la quota di tali finanziamenti che va all’Italia, come vengono distribuite queste risorse e come potrebbero essere distribuite più efficacemente.
Il tema della PrimaveraBio 2011, infatti, è: “La PAC ci riguarda”. Proprio in questi mesi nell’UE è in corso di definizione la nuova Politica Agricola Comunitaria e questo processo decisionale dovrebbe coinvolgere tutta la società civile. Perché discutere di politica agricola significa parlare di alimentazione, salute e territorio, di chi può continuare a produrre nonché della qualità della vita delle aree rurali europee.
“Mentre l’agricoltura tradizionale continua a dipendere da un impiego massiccio di petrolio ed input chimici che avvelenano l’ambiente e chi mangia quei prodotti – commenta Andrea Ferrante, Presidente nazionale AIAB – il biologico rappresenta il modello di produzione alternativo, sostenibile e possibile. Un modello che ad oggi nel mondo conta 37 milioni di ettari certificati e che costituisce una risposta concreta all’esigenza di produrre nel rispetto dell’ambiente. E proprio per ricordare che un’altra agricoltura è possibile chiediamo con forza che anche la PAC cambi radicalmente. Attualmente, infatti, l’UE spende 55 miliardi di euro all’anno per sovvenzionare un modello di agricoltura insostenibile, di cui beneficiano pochissimi agricoltori, l’80% delle risorse vanno al 20% delle aziende, mentre i piccoli coltivatori arrancano e chiude un’azienda ogni tre minuti. Invece la PAC che vogliamo per il futuro deve riconoscere la terra e la biodiversità come beni comuni, tutelare la diversità biologica delle colture, sostenere i piccoli coltivatori, garantire la sicurezza alimentare, promuovere l’accesso alla terra, la rinascita delle zone rurali e modelli di agricoltura sostenibili, il bio in primis”.
Per consultare il programma completo delle iniziativa primaverabio.aiab.it