La montagna del futuro al “Valsusa Filmfest”
Si inaugura oggi a Condove la XV edizione del Valsusa Filmfest con l’incontro dal titolo “La sfida della montagna che rinnova la tradizione – La Fondazione Nuto Revelli e il progetto Paralup”. Un incontro con Marco Revelli, presidente della Fondazione Nuto Revelli, che presenterà al pubblico il progetto sul recupero della Borgata Paralup del comune di Rittana (CN) insieme ad Antonella Tarpino (curatrice del progetto) Valter Giuliano (Direttore di Alp) e Roberto Canu (Presidente Valsusa Filmfest).
La Borgata Paralup fu la sede della prima banda di Giustizia e Libertà del cuneese in cui militarono durante la Resistenza importanti capi partigiani fra cui Dante Livio Bianco, Duccio Galimberti e Nuto Revelli. Il progetto punta a preservare la memoria storica del luogo, ma anche la cultura montana e contadina che ne ha caratterizzato la vita nei secoli, nel pieno rispetto della realtà.
Marco Ponti chiuderà questa edizione il 1° maggio a Bardonecchia parlando del suo prossimo film “Ti amo troppo per dirtelo”, attualmente in post-produzione per uscire nelle sale ad ottobre, e premiando gli autori vincitori delle varie sezioni di concorso.
Il nucleo della manifestazione è da sempre costituito dal concorso per film e video sui temi del recupero della memoria storica e della difesa dell’ambiente ma in ogni edizione vengono organizzati anche diversi eventi collaterali che animano la Valle e la caratterizzano come spazio aperto d’incontro e di confronto culturale.
I comuni della bassa e alta Val di Susa in cui si svolgeranno gli appuntamenti di questa edizione sono Avigliana, Condove, Bardonecchia, Bussoleno, Chianocco, Gravere, Salbertrand, Mattie, Vaie e Venaus, tutti in provincia di Torino. Il 25 aprile ci svolgerà la proiezione del filmato vincitore della sezione Memoria Storica anche al Museo Diffuso della Resistenza di Torino.
Il tema principale della XV edizione è “La montagna del futuro – creatività alpina, idee, valori e cultura”: la sfida della montagna che non vuole arrendersi a diventare parco giochi della città o mondo dei vinti consiste, probabilmente, nel trovare una formula che abbini l’innovazione ai valori e alla cultura della montagna. Sono diversi ormai gli esempi sulle Alpi di attività e professioni, progetti culturali e ambientali, dove la circolazione di idee e la creatività arricchiscono e innovano la concretezza della tradizione alpina, aiutando a superare la retorica della montagna come paesino di Natale.