Ingeteam: R&D e raddoppio dell’organico
Tre nuove divisioni in Emilia-Romagna, la creazione di un laboratorio di R&D e un piano di recruiting che porterà quasi al raddoppio dell’organico. È la strategia di crescita di Ingeteam Italia, azienda con sede a Castel Bolognese e ramo italiano della multinazionale spagnola operatrice nell’ industria delle energie rinnovabili.
Il piano di crescita è stato annunciato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa durante la quale l’azienda ha presentato i successi dell’ultimo bilancio: un fatturato di 82 milioni, ricavi per 17 milioni di euro e 530 Megawatt installati nel 2010.
Presente in Italia solo dal 2008, Ingeteam ha inizialmente concentrato la propria attività sulla commercializzazione di inverter fotovoltaici, mercato in cui detiene oggi una quota di oltre il 10%. Un risultato reso possibile dalla qualità dei prodotti, divenuti lo “standard di settore” e scelti per la realizzazione di alcune tra le più grandi centrali fotovoltaiche d’Italia, prima tra tutte quella inaugurata a fine 2010 in provincia di Rovigo: il più grande impianto d’Europa e il quarto nel mondo, che con 70 MW installati e 88,5 GWh/anno prodotti, è in grado di fornire energia a oltre 20.000 famiglie.
Dopo aver lanciato a inizio 2011 un progetto dedicato alla mobilità sostenibile (colonnine di ricarica rapida per autoveicoli elettrici, dal design innovativo studiato per non impattare sul paesaggio urbano), la Ingeteam Italia mira ora a crescere ulteriormente. Nel secondo semestre 2011 l’azienda introdurrà in Italia tre nuovi rami di business: trazione ferroviaria, impianti a biomasse e impianti a solare termodinamico. A dicembre 2011 sono inoltre previsti l’ampliamento della sede italiana e l’inaugurazione di un laboratorio di R&D, che porterà “a sistema” il dialogo intrapreso con l ‘Università di Bologna e lavorerà sull’elettronica di potenza – in particolare applicata al settore eolico e fotovoltaico, alla realizzazione di reti di distribuzione elettrica intelligente “Smart Grid” e agli impianti di generazione elettrica isolata “Stand alone” – a stretto contatto con la divisione ricerca della casa madre in Spagna.
La ricerca è infatti parte fondamentale nella strategia della holding, che sull’innovazione ha puntato la propria idea di business: il 37% delle risorse umane della divisione “Energy” (circa 400 persone nell’intero gruppo) sono impiegate nel reparto R&D e l’azienda reinveste ogni anno in ricerca e sviluppo circa il 6% del fatturato (la media italiana è inferiore al 2% equella europea oscilla tra il 3 e il 5% – fonte dati Commissione UE/ Rapporto sullo sviluppo e la competitività).
Per lo sviluppo delle nuove divisioni è previsto quasi il raddoppio dell’organico (più di 20 profili) entro i primi mesi del 2012: si cercano ricercatori e manager della greeneconomy, che vogliano entrare a far parte di un’azienda dinamica e in crescita, che si distingue per un’età media di 31 anni e una presenza femminile del 50%.
“L’Emilia-Romagna è da sempre una fucina di eccellenze nel settore delle produzioni hitech e possiede una filiera della Green Economy tra le più grandi d’Italia”, spiega Stefano Domenicali, Direttore generale e Vicepresidente di Ingeteam Italia. “Questo territorio sembra avere una propensione naturale ad accogliere aziende innovative. Oggi l’Italia vive un momento decisivo per il nostro settore: il no al nucleare sancito dal referendum apre nuove opportunità e impone alle istituzioni e al mercato di ragionare su una rinnovata politica energetica per il nostro Paese, che dia un ruolo chiave alle rinnovabili. Il nostro comparto – continua il manager, appena nominato nel direttivo di Assosolare – in pochi anni ha saputo superare la dimensione di nicchia e ora si candida a fare da traino della ripresa, perché crea occupazione, combatte gli sprechi e risponde ai nuovi parametri della crescita sostenibile. Per l’Italia questo significa rilanciare i propri punti di forza e iniziare a guardare con fiducia verso un futuro in cui il sistema Rinnovabili, Efficienza energetica, Smart grid possa dispiegarsi in tutta la sua potenza, così come sta avvenendo in altri paesi europei”.