EMAS: la Commissione UE premia l’innovazione nella gestione dell’acqua
La Commissione Europea ha proclamato i vincitori di quest’anno dei premi del sistema europeo di ecogestione e audit (European Eco-Management and Audit Scheme – EMAS). Le sei organizzazioni premiate si sono distinte nel rispetto e nella protezione dell’ambiente nonché nell’adozione di soluzioni innovative per migliorare la propria gestione dell’acqua. I trofei sono stati consegnati il 29 novembre nel corso di una cerimonia a Bruxelles.
Il Commissario per l’Ambiente Janez Potočnik ha dichiarato al riguardo: “L’acqua è una risorsa preziosa e occorre prendersene maggior cura. Sono dunque molto lieto di potermi congratulare con tutti i vincitori del Premio EMAS per aver gestito in modo tanto efficace le questioni relative all’acqua nell’ambito delle rispettive organizzazioni. Con questi premi la Commissione Europea riconosce il valore delle loro prestazioni ambientali in questo settore. Vi esorto a continuare così!”
I vincitori di quest’anno sono stati: Abwasserverband Anzbach Laabental (Austria), Riechey Freizeitanlagen GmbH & Co. KG (Germania), Neumarkter Lammsbräu Gebr. Ehrnsperger e. K. (Germania), Lafarge Cement (Regno Unito), Comune di Tavarnelle Val di Pesa (Italia), Bristol City Council (Regno Unito).
Il sistema europeo di ecogestione e audit è uno strumento di gestione destinato alle organizzazioni che desiderano migliorare la loro efficienza ambientale e finanziaria e comunicare i risultati ottenuti. EMAS aiuta cioè le organizzazioni aderenti a migliorare la propria efficienza, credibilità e trasparenza.
Nel 2005 la Commissione europea ha deciso di premiare l’eccellente lavoro svolto dalle organizzazioni registrate nel sistema e, a questo scopo, ha istituito i Premi EMAS, che vengono assegnati ogni anno alle organizzazioni che si sono distinte in un particolare ambito della gestione ambientale.
Il tema del 2012 era “Gestione dell’acqua, incluse l’efficienza e la qualità idrica”. Quest’anno sono stati designati 27 organismi provenienti da 14 paesi europei. Sei vincitori sono stati scelti da una giuria di esperti presieduta da Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’Agenzia Europea dell’Ambiente. La cerimonia di premiazione si è svolta presso gli “Ateliers des Tanneurs” a Bruxelles, Belgio.
Tra le “micro-organizzazioni”, l’austriaca Abwasserverband Anzbach Laabental è un’associazione di impianti di depurazione innovativi, fondata nel 1972. Le comunità appartenenti all’associazione trattano le loro acque reflue secondo modalità ecologiche e sensibilizzano i cittadini a uno smaltimento dei rifiuti rispettoso dell’ambiente, registrando, per altro, tutte le fonti di inquinamento non domestiche per evitare pericolose contaminazioni delle acque. I membri dell’associazione, inoltre, cooperano unicamente con fornitori autorizzati che sono oggetto di una valutazione annuale.
La tedesca Riechey Freizeitanlagen GmbH & Co. KG – premiata tra le piccole organizzazioni – dirige invece il campeggio e il parco di vacanze Wulfener Hals sull’isola di Fehmarn nel Mar Baltico. Qui ha installato un sistema di ciclo integrato dell’acqua e un impianto di trattamento biologico delle acque che consente il riutilizzo di acque reflue riciclate per l’irrigazione dei prati. La società ha inoltre installato meccanismi che consentono un risparmio d’acqua nelle docce e utilizza esclusivamente prodotti di pulizia e di lavaggio biologici.
Appartiene alle organizzazioni di medie dimensioni, anche l’altro vincitore tedesco, Neumarkter Lammsbräu Gebr. Ehrnsperger e. K., un birrificio che produce birre e bevande analcoliche biologiche. La società risparmia acqua facendo uso di acque piovane e acque riciclate e impartisce ai propri dipendenti una formazione in materia di risparmio idrico, garantendo un uso responsabile delle acque provenienti dai pozzi di sua proprietà. Poiché le materie prime utilizzate sono esclusivamente biologiche, le acque reflue provenienti dai suoi impianti non contengono pesticidi.
Lafarge Cement (Regno Unito), è invece il più grande produttore britannico di cemento e ha commissionato uno studio indipendente per valutare l’impronta ecologica dei suoi prodotti sull’acqua lungo tutto il loro ciclo di vita. Questo ha condotto a una maggiore efficienza idrica nel processo di fabbricazione del cemento: da 1,22 m3 di acqua per tonnellata di PCE (Portland Cement Equivalent – equivalente cemento Portland) nel 2010 a 0,142 m3 di acqua per tonnellata di PCE nel 2011. Nel mettere a punto nuovi tipi di cemento la società tiene ormai conto, dunque, dell’acqua necessaria per l’utilizzatore finale.
Vincitori del settore pubblico e risultati ottenuti:
Nel settore pubblico, tra le piccole organizzazioni, si è distinto il Comune di Tavarnelle Val di Pesa, in Toscana, che impone l’obbligo di installare tecnologie per il risparmio idrico in tutti gli edifici di nuova costruzione. Il Comune ha anche introdotto piani di miglioramento agricolo per ridurre l’erosione e il dilavamento. Il consiglio comunale prende ormai in considerazione gli aspetti legati alla gestione idrica nel quadro delle sue decisioni in materia di investimenti di capitale, di appalti pubblici e di altre attività e organizza formazioni ambientali per il settore alberghiero e della ristorazione.
Anche il Bristol City Council del Regno Unito, premiato tra le grandi organizzazioni pubbliche, promuove sistemi di uso efficiente dell’acqua, tra cui la raccolta delle acque piovane, sistemi sostenibili di drenaggio urbano e la riduzione del consumo idrico nel quadro del programma orticolo della Città di Bristol, che ha permesso di ridurre dell’11% il consumo d’acqua cittadino a partire dal 2009/2010. La strategia per il futuro sviluppo della città include politiche chiave in materia di conservazione delle acque. La qualità delle acque di superficie dei fiumi che attraversano la città sta, a sua volta, migliorando proprio grazie ad iniziative locali.