La sverniciatura ecologica per navi “made in Alto Adige”
Già il fatto che un’azienda altoatesina si occupi della sverniciatura di navi rappresenta una curiosità; che poi questa azienda riesca a sviluppare nel giro di un anno e mezzo un processo di disincrostazione unico al mondo, ottenendo immediatamente l’incarico di realizzare un prototipo da parte del leader mondiale nella cantieristica navale Blohm&Voss di Amburgo, è decisamente degno di nota.
Ed è infine pressoché sensazionale il fatto che questo innovativo processo di sverniciatura riesca, in appena un’ora, a depurare ed a rimettere in circolazione ben 12.000 litri di acqua altamente tossica. L’azienda altoatesina capace di creare questo piccolo capolavoro si chiama Renetex ed è un’azienda tecnologica nel TIS innovation park.
“Impianto di filtrazione mobile per la disincrostazione delle navi“: questa la denominazione tecnica della tecnologia sviluppata da Renetex. La novità nel processo di pulizia consiste nel fatto che la nave viene pulita esternamente con getti ad alta pressione, e l’acqua utilizzata nell’occasione viene raccolta e depurata chimicamente. Questo processo fa sì che l’acqua sia così pura da poter essere immessa senza timori nei fiumi e nei mari.
«A dirla così sembra più facile di quanto non lo sia in realtà», afferma l’amministratore delegato, Gerhard Mayerhofer. Infatti per disincrostare il rivestimento esterno di una nave, bisogna tirare via uno strato di lacca spesso almeno due millimetri. E questa lacca non è solo impastata a sale marino, erba di mare, alghe e conchiglie, ma è soprattutto velenosa. Pulendo una nave quindi viene giù una bella quantità di sporcizia, e considerando che in media una nave ha circa 8.000 metri quadri di superficie esterna, l’asportazione di uno strato di due millimetri comporta la produzione di circa 16 tonnellate di acqua sporca. In un arco di tempo da 2 a 4 ore, questa enorme quantità di liquido tossico viene depurata in maniera così efficace che rimangono solo particelle di sporco inferiori al millesimo di millimetro. Attualmente l’esterno delle navi viene pulito con getti di sabbia, un procedimento che produce tra le 75 e le 100 tonnellate di sabbia inquinata che poi deve essere smaltita come rifiuto speciale. Il sistema di pulizia di Renetex invece, oltre al fattore ecologico, ha il vantaggio di un dispendio nettamente inferiore di materiale.
Poiché l’impianto di filtrazione di Renetex è inserito in un container, esso consente una grande flessibilità di impiego e può essere portato là dove serve. L’impianto ha un peso totale di circa 20 tonnellate e può essere autotrasportato.
In collaborazione con Hammelmann, la più grande azienda produttrice di pompe ad alta pressione del mondo, Renetex ha presentato il suo innovativo sistema di pulizia delle navi a fine settembre a Monaco, in occasione della fiera più importante al mondo nel settore liquami, rifiuti e materie prime, ovvero IFAT ENTSORGA, che vanta 110.000 visitatori da 185 nazioni.
Nel settore è ormai generale la convinzione che nel giro di dieci anni si passerà dall’attuale sistema di sverniciatura a getti di sabbia alla tecnologia a getti d’acqua, sia per motivi finanziari che ambientali, e pertanto per l’impianto di filtrazione di Renetex si aprono delle enormi potenzialità di mercato.