Interno Verde: Ferrara apre i suoi giardini segreti per un weekend
Sabato 10 e domenica 11 settembre, l’Associazione Il Turco aprirà i cancelli dei giardini di Ferrara per la prima edizione di “Interno Verde“, il festival che intende mostrare il carattere della città attraverso i suoi spazi più intimi e segreti: i cortili e gli angoli verdi che testimoniano la cura per la bellezza, conservata al riparo dal tempo.
Eleganti corti rinascimentali, orti medievali, oasi fiorite di tranquillità e pace domestica, geometrie zen e labirinti di siepi, rari alberi secolari e arboreti insospettabili, celati alla vista dei passanti dalle facciate degli antichi palazzi: Ferrara custodisce gelosamente uno spettacolare patrimonio di giardini privati. Un patrimonio che eccezionalmente, almeno per un weekend, verrà messo a disposizione della collettività.
In questi rifugi hanno lasciato la loro impronta spirituale e materiale gli intellettuali che hanno costituito la cifra culturale ferrarese, da Ludovico Ariosto a Giorgio Bassani, dalla famiglia Estense a Riccardo Bacchelli, sino a Michelangelo Antonioni. Aprire i giardini sarà dunque anche l’occasione per ridare luce e lustro a palazzi e monumenti che compongono il centro storico di Ferrara (che ha ricevuto l’alto riconoscimento UNESCO quale Patrimonio dell’Umanità), ma anche per visitare il Giardino delle Capinere, oasi curata dalla Lipu, e Terraviva, un incredibile fazzoletto di campagna dentro la cinta muraria.
“Interno Verde” intreccia l’anima ecologica a quella indelebilmente culturale del capoluogo estense e svela quanto questi angoli di quiete siano stati fondamentali per raccogliere secoli di fantasia. Le impronte degli artisti che hanno raccontato la città, del resto, “sono rimaste vivide sull’erba”, dicono gli organizzatori.
In primis quelle di Ludovico Ariosto, che coltivava le idee migliori nel giardino rigoglioso della sua parva domus. Appena superato l’ingresso, un piccolo melograno e un romantico pozzo incorniciato dall’edera accolgono il visitatore, insieme ai gelsomini e ai rosai rampicanti; gli stessi che gli saranno valsi qualche verso dell’Orlando Furioso, a cinquecento anni dalla sua prima edizione. I più sognatori si avventureranno alla ricerca de Il giardino dei Finzi Contini: a un secolo dalla nascita di Giorgio Bassani non si è ancora estinto il quesito: esiste o non esiste? Non va tralasciato il pergolato del Tennis Club Marfisa: qui sfidavano gli amici Michelangelo Antonioni e Bassani, che senza dubbio si ispirò alle svariate partite disputate per descrivere i giovani Giorgio e Micol. Alla sua memoria sarà dedicato il gran finale: domenica 11, alle 19, in vicolo del Parchetto la compagnia teatrale Ferrara Off metterà in scena un omaggio alla sua opera letteraria.
Bassani non fu l’unico a immaginare la penombra di un giardino segreto: quello che si incontra in via Palestro nemmeno si riesce a intuire dalla strada. Solo quando si apre il portone del palazzo cinquecentesco, s’illumina la bellezza del fazzoletto verde che racchiude. Nel Settecento la proprietà passò alla famiglia Scacerni, la stessa a cui è dedicata Il mulino del Po di Riccardo Bacchelli. Il romanziere spesso si rifugiava a scrivere tra la magnolia e il frassino del loro giardino; perciò decise di attribuire ai protagonisti del suo capolavoro il cognome dei suoi ospiti, in segno di riconoscenza.
Il cerchio si chiude nel vasto e curato parco che circonda Villa Zappaterra, noto soprattutto perché ha ospitato, per sei secoli, le tombe di dieci membri degli Estensi, che tuttora si possono vedere nel sottobosco, non lontano dall’abitazione.
L’Associazione Ilturco, che ha ideato e curato l’iniziativa, ha raccolto la disponibilità delle famiglie, che per un weekend apriranno porte e portoni, permettendo a chi vorrà partecipare all’evento di esplorare il capoluogo estense in modo originale e inedito. Un’occasione unica per scoprire dietro il rosso dei tipici cotti ferraresi un’anima verde tanto ricca quanto capillarmente diffusa.
“Interno Verde” è patrocinato dal Comune di Ferrara e dall’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna. È sostenuto inoltre da Emilbanca, Zerbini Garden, Silla, Altraqualità, Hotel Santo Stefano, Enobar Maracaibo. La sua realizzazione è stata possibile grazie alla partecipazione attiva di numerosi enti, associazioni e imprese: Amici della biblioteca Ariostea, Arci, Centro Idea, Cinema Boldini, Fai Giovani, Garden Club, Geometrica.Botanica, Ibs – Libraccio, Legambiente, Lipu, Listone Mag, Museo archeologico nazionale di Ferrara, Musei civici di arte antica di Ferrara, Nuova Terraviva, Orto Botanico di Unife, Punto 3, Teatro Ferrara Off, Urban Center, youngERcard.
Interno Verde aderisce inoltre al circuito ZeroWaste, che testimonia l’impegno concreto dell’evento nella riduzione degli sprechi e dei rifiuti, nella promozione della mobilità sostenibile e del turismo accessibile e consapevole.