Innovazione sostenibile al femminile: Daniela Ducato (Edilana) al primo posto in Europa
Le donne hanno molto da dare alla green economy. Pochi giorni fa, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha lanciato la prima edizione dell’Environmental & Gender Index, per approfondire il livello di coinvolgimento e responsabilità delle donne, nonché l’uguaglianza di genere, nel settore ambientale. Dallo studio è emerso che non ci sono dati sufficienti di dimensioni globali, e nelle trattative intergovernative su questi temi, la presenza delle donne è pari al 36%. Eppure, il ruolo femminile nelle politiche ambientali, così come nell’innovazione ecologica, ha dimostrato di essere determinante: sono ambiti in cui le donne raggiungono livelli di straordinaria eccellenza.
Ne è un esempio il caso di Daniela Ducato, ricercatrice e imprenditrice cagliaritana premio Itwiin come migliore innovatrice italiana del 2011 e vincitrice di diversi riconoscimenti in Italia e all’estero per le sue innovazioni nel settore dell’edilizia sostenibile, è stata premiata in questi giorni a Stoccolma come migliore innovatrice d’Europa nell’edilizia verde con l’Euwiin International Awards 2013. Il premio è uno dei riconoscimenti più prestigiosi al mondo nel settore dell’innovazione.
Selezionata per rappresentare l’Italia, ha partecipato con altre 72 finaliste provenienti da tutti i Paesi europei, ed è stata scelta dalla giuria internazionale come migliore innovatrice europea nella categoria eco-friendly con la seguente motivazione:
“Daniela Ducato, ideatrice di Casa Verde CO2.0, è un esempio per il mondo. Ha creato i materiali per l’efficienza energetica carbon free e per l’edilizia verde più ecofriendly e innovativi d’Europa mettendo insieme tenacia, rigore scientifico, eccellenza tecnica, economia collaborativa, rispetto e valorizzazione dei paesaggi del mondo. Ha inoltre ideato opportunità di economia collaborativa ed economia di genere, riscrivendo regole nuove per la gestione sostenibile delle risorse naturali e per rispettare meglio e sempre di più il nostro pianeta e i suoi abitanti: donne e uomini“.
Daniela Ducato è stata premiata dal ministro svedese per le Pari Opportunità e Viceministro alla Cultura Maria Arnholm, dal Ministro degli Affari esteri nigeriano Viola Onwuliri, e dalla europarlamentare e moglie del Ministro degli Esteri svedese Anna Maria Corazza Bildt nell’ambito del selezione europea di Gwiin, la rete globale delle donne inventrici e innovatrici con sede europea alla Metropolitan University di Londra. La cerimonia è stata celebrata a pochi giorni dalla Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, una data significativa, in una città Capitale Verde dell’Europa nel 2010 e con alti livelli di partecipazione femminile nelle questioni ambientali.
Tutti i prodotti ideati dall’imprenditrice, che ha una lunga esperienza nel riutilizzo di ingredienti naturali iniziata con una Banca del Tempo, prevedono l’uso di materiali residui di altri processi produttivi, come i reflui della lavorazione del latte, o le sottolavorazioni della lana sarda, che vengono così salvati dallo smaltimento e re-immessi nel ciclo della produzione, in accordo con la strategia europea di riuso e riciclo. Con questa logica sono nate, una dopo l’altra le linee Edilana, Edilatte, Editerra.
Daniela Ducato è anche coordinatrice del Polo Produttivo la Casa Verde CO2.0. Oltre al premio Euwiin, ha ricevuto anche un altro riconoscimento dall’Accademia degli Istituti di Architettura di Svezia per le pitture Edilatte e per il progetto “Architecture of Peace”.
“Domus Nautilus” Eco Space: Green House – CO2.0 “Architecture Of Peace”, struttura realizzata con i prodotti Edilana, Edilatte, Editerra ed Edimare, è il primo spazio al mondo ad ospitare e illustrare un vocabolario dell’edilizia carbon free da toccare e ascoltare attraverso le soluzioni più avanzate, dentro una libreria con oltre 500 materiali certificati, tracciabili a 360°provenienti da filiere corte a chilometro ravvicinato e distribuiti con km scambiato. “Prodotti capaci di legare insieme architettura e agricoltura, in un unico racconto, dove efficienza energetica fa rima con etica. Per una vera architettura di pace in un ambiente a misura d’uomo e di donna”, commenta Daniela Ducato.
“Non c’è solo una ragione ecologica nell’uso di colori naturali di Edilatte derivati da eccedenze, ma anche la volontà di recuperare e poi innovare le ricette delle tradizioni edili di decorazione e del mondo e restituire ai colori la memoria geografica la luce dei luoghi di cui sono portatori. Come si fa a non emozionarsi davanti ad un bianco caramellato ottenuto con la stessa ricetta dei ricami delle pitture di riso della tradizione indiana?”, continua l’imprenditrice-ricercatrice, che rivela: “Devo moltissimo al regista Giuseppe Tornatore. I colori di Edilatte, oltre 400 per tinteggiare gli edifici, sono nati grazie a lui. Ho potuto conoscere e ricostruire quelle tonalità grazie alla documentazione accurata realizzata per un decennio dal regista sui saperi e segreti di famiglia”. Il regista siciliano ha infatti portato avanti un lungo lavoro di ricerca sui Ducato, una famiglia di artisti-artigiani di Bagheria di cui Giuseppe Tornatore scrive: “Vedere i Ducato all’opera, ascoltare i loro racconti e guardare quei colori ha segnato indelebilmente il mio modo di guardare attraverso la macchina da presa”.
L’8 dicembre Daniela Ducato racconterà in anteprima i suoi colori, tra architettura e agricoltura, a LINEA VERDE su RAI1