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Indagine Domotecnica: 2,6 milioni di famiglie pronte a investire in efficienza energetica

settembre 14, 2013 Comunicati Stampa, Prodotti, Prodotti, Servizi

Nonostante un’ampia fetta di famiglie italiane dichiari di non volere metter mano al portafoglio e che non sia questo il momento per fare investimenti, nei prossimi 12 mesi saranno oltre 2,6 milioni le famiglie che hanno in previsione di effettuare interventi per migliorare le prestazione energetiche delle proprie abitazioni, con una spesa complessiva che si aggirerebbe intorno a 10,2 miliardi di euro. Un numero importante, che potrebbe aumentare ulteriormente se si considera che quasi 6,4 milioni di famiglie italiane si dichiarano disponibili ad un check-up energetico della propria casa e a valutare proposte di interventi.

Guardando agli strumenti per il sostegno della domanda, si vede che la conoscenza dell’estensione e della proroga degli incentivi al 65% per tutto il 2013 è bassa, dato che solo poco più di un terzo del campione ne è informato; strumenti come finanziamenti ad hoc possono essere, invece, un elemento determinante per spingere gli italiani agli investimenti in efficienza. Per gli interventi sulla propria casa, si preferisce la professionalità e la familiarità degli artigiani specializzati, ovvero di installatori che siano in grado di seguire ogni fase del processo, dalla consulenza alla stesura del preventivo sino all’acquisto delle tecnologie e alla loro installazione.

Sono questi i principali risultati emersi dal secondo Osservatorio sull’Efficienza Energetica commissionato da Domotecnica – la prima rete in franchising indipendente per le aziende di installazione che operano nel campo dell’efficienza energetica – in partnership con Accenture, Axpo, BNL ed Eni, con la finalità di comprendere gli orientamenti delle famiglie italiane nei confronti di questo tema e delineare i trend di sviluppo del settore. L’osservatorio, realizzato da Ispo, è stato presentato in occasione del 15° Congresso Nazionale Domotecnica tenutosi a Torino dal 12 al 14 settembre.

Evitare gli sprechi e risparmiare in bolletta: questi i benefici che vengono in mente delle famiglie italiane quando pensano all’efficienza energetica, confermando quanto già rilevato lo scorso anno. Ottimizzare la resa degli impianti e rendere la propria casa efficiente dal punto di vista dei consumi, sono per il 97% dei cittadini del Bel Paese azioni utili per dare un taglio significativo alle bollette. Ma quanto ci si aspetta di risparmiare? Le attese aumentano rispetto al 2012: ben il 43% dichiara di aspettarsi un risparmio che oscilla tra il 20% e il 40%; si tratta soprattutto di 25-54enni, soggetti con alto titolo di studio, gli occupati, chi vive in appartamenti ubicati in grandi stabili o condomini. Nonostante ciò, le resistenze al cambiamento sono forti: l’84% dichiara che non sono questi i tempi per effettuare degli investimenti e ben il 75% degli italiani esclude di voler cambiare le proprie abitudini o mettere mano alla propria casa, anche se a consigliarglielo fosse un tecnico, dopo aver effettuato un check-up delle prestazioni energetiche dell’abitazione. C’è comunque un 39% che valuterebbe con attenzione le proposte e prenderebbe in considerazione di attuarne alcune.

Nonostante l’ampia fetta di indecisi, nel corso dei prossimi 12 mesi, il 12% delle famiglie italiane (pari a 2,6 milioni) prevede dunque di effettuare almeno un intervento di efficientamento della propria abitazione. Si tratta soprattutto di impiegati e imprenditori e di soggetti con un’età compresa tra i 45 e i 54 anni. Se le intenzioni di investimento si tradurranno in concrete azioni di intervento, considerando i budget che le famiglie dichiarano di voler mettere a disposizione, si genererà un mercato potenziale di 10,2 miliardi di euro. Tra coloro che effettueranno gli interventi, quasi due terzi del campione (65%) metterà a disposizione fino a 5.000 euro, mentre un 19% avrà un budget che oscilla tra i 5.000 e i 10.000 euro.

Quasi un quarto di chi ha escluso di fare interventi dice di poter rivedere la propria decisione se gli venisse proposto uno strumento di finanziamento dedicato: se gli istituti di credito attivassero questo strumento, ci sarebbero ben 5 milioni di famiglie pronte a riconsiderazioni. Lo stesso interesse emerge anche tra coloro che hanno già preventivato di fare interventi nei prossimi 12 mesi (12% del totale). Il finanziamento è ritenuto interessante dal 69% e sarebbe ben accetto soprattutto se fosse possibile detrarre gli interessi dalle tasse (per il 32%) e, anche se in misura inferiore, se la rata mensile fosse uguale ai soldi risparmiati in bolletta (18%). Per il 10% sarebbe positivo che il finanziamento venisse pagato direttamente in bolletta e per il 9% se fosse il condominio a stipularlo.

Sul fronte delle detrazioni le famiglie dimostrano una scarsa dimestichezza con la tematica e una bassa conoscenza della sua evoluzione. Oltre la metà degli intervistati (58%) dichiara di non sapere che le detrazioni per gli interventi in efficienza sono state estese al 65% e per tutto il 2013. I meno informati e interessati al tema sono coloro che non faranno interventi nei prossimi 12 mesi. Tuttavia, tra questi, c’è comunque un buon 14% (pari a 3 milioni di famiglie) che potrebbe rivedere i propri progetti, alla luce del nuovo quadro normativo. È curioso però notare che, anche tra chi intende fare migliorie, ben il 42% non è informato sull’estensione e proroga degli incentivi e un 47% si dichiara non interessato a questo strumento.

“I risultati dell’Osservatorio mettono in luce aspetti molto interessanti in tema di efficienza energetica che non possono e non devono essere trascurati – spiega Luca Dal Fabbro, presidente Domotecnica – L’efficienza energetica rappresenta un’occasione unica di sviluppo e di rilancio dell’economia perché permette di far lavorare da un lato piccole e medie imprese italiane di installazione presenti sul territorio e dall’altro le imprese fornitrici di tecnologia e il mondo finanziario, aiutando inoltre famiglie e imprese a ridurre i propri costi energetici in un circolo virtuoso che istituzioni e mondo dell’impresa dovrebbero tutelare e supportare. Sapere che ci sono già milioni di famiglie disposte a effettuare interventi nei prossimi 12 mesi con investimenti che potenzialmente superano i 10 miliardi di euro è la conferma dell’importanza strategica di questo settore. Tra le priorità per lo sviluppo c’ è la necessità di informazione e chiarezza aspetti cruciali per spingere famiglie e imprese ad investire in efficienza”.

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