Il WWF presenta una proposta di legge per “riutilizzare l’Italia”
In occasione del convegno “Riutilizziamo l’Italia – Idee e proposte per contenere il consumo del suolo e riqualificare il Bepaese” (31 maggio – 1 giugno – Roma) il WWF ha messo a disposizione dei gruppi parlamentari e del governo, e presentato ai cittadini, una proposta di legge organica per dare un segnale chiaro di una consapevole inversione di tendenza rispetto all’attuale “rapina di territorio”.
L’Italia è infatti un Paese a rischio, visto che, scrive l’associazione ambientalista, “ancora c’è chi irresponsabilmente propone di guardare con condiscendenza a condoni e sanatorie dell’abusivismo edilizio che dal 1948 ad oggi ha ferito il territorio con 4,5 milioni di abusi edilizi (75mila l’anno, 207 al giorno), favoriti dai 3 condoni che si sono succeduti negli ultimi 16 anni (nel 1985, nel 1994 e nel 2003)”. La Proposta di legge, elaborata dall’Ufficio legislativo del WWF e sottoposta al Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, vuole indicare “un terreno più avanzato che tenga conto della sensibilità diffusa, anche in settori rilevanti delle stesse forze economiche, verso il recupero e la riqualificazione del patrimonio esistente”.
Nella proposta di legge del WWF si sancisce il principio di garantire la funzione ecologica del suolo e si consente l’urbanizzazione di nuovo suolo nel caso in cui non esistano alternative quali la sostituzione o la riorganizzazione degli insediamenti. Nel testo si definiscono i principi di utilizzo programmato e di utilizzo contenuto del suolo attraverso interventi di riqualificazione e riutilizzazione del patrimonio esistente (in primis quello pubblico); e si istituisce un Registro Nazionale del Suolo, in cui confluiscano anche i dati locali sul consumo, e un Bilancio dell’uso del suolo redatto dagli Enti locali. Inoltre, si propongono tre diversi strumenti di fiscalità urbanistica per incentivare la rigenerazione urbana e disincentivare il consumo del suolo attraverso: l’introduzione di un nuovo contributo che renda più gravoso il consumo di nuovo suolo; la rimodulazione del contributo di costruzione esistente, prevedendo una riduzione o una esenzione nel caso si proceda ad interventi di riqualificazione, riutilizzazione e ricostruzione urbanistica; l’incentivo al riuso attraverso gravami fiscali selettivi per chi possiede immobili che non siano utilizzati o siano rimasti incompiuti per 5 anni.
“E’ inconcepibile che, come conferma la ricerca coordinata dall’Università dell’Aquila, l’urbanizzazione pro capite dagli anni ’50 al 2000 sia quasi triplicata (dai 120 mq/ab del 1950 ai 380 mq/ab dopo il 2000). Il WWF con l’iniziativa ‘Riutilizziamo l’Italia’ ha colto ancora una volta, come tante altre in passato, lo spirito del tempo”, sottolinea il presidente onorario del WWF Italia, Fulco Pratesi. “Dobbiamo arginare l’ulteriore frammentazione e distruzione della continuità ecologica del territorio, minacciata dalla dispersione urbana e da scelte infrastrutturali e produttive spesso dissennate e, quindi, porre un freno al consumo di suolo, risorsa anch’essa non rinnovabile. Chiediamo al Parlamento, dove sono state presentate diverse proposte di legge sul consumo del suolo, e al Governo di raccordarsi su questo tema in modo che il nostro Paese si doti finalmente al più presto di una normativa innovativa e avanzata per riqualificare le nostre città e il nostro territorio”.