Il WWF lancia la Turtle Week
In occasione della giornata mondiale degli Oceani, il WWF lancia l’appuntamento per la “turtle-week”, la settimana delle tartarughe marine, che dal 14 al 19 giugno celebrerà uno degli animali simbolo, ma purtroppo tra i più minacciati, degli oceani e anche del Mediterraneo. Per tutta la settimana, nei porti e sulle spiagge italiane, iniziative speciali, mostre e laboratori, monitoraggio delle spiagge, liberazione in mare degli esemplari curati nei centri di recupero, e una nutrita squadra di esperti e volontari che spiegherà al grande pubblico, ai pescatori e a tutto il “popolo del mare” come è possibile, con pochi semplici gesti e una maggiore attenzione, preservare uno dei tesori più preziosi del nostro mare.
La prima anticipazione già ieri, 8 giugno, all’Oasi WWF Dune degli Alberoni, nel Lido di Venezia dove, insieme a oltre duecento ragazzi delle scuole, il WWF ha liberato alcuni esemplari di tartarughe marine in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Venezia e Direzione Marittima del Veneto e il Corpo Forestale dello Stato. Ma da martedì 14 inizierà un crescendo di iniziative: il 16 si celebra l’anniversario della nascita di Archie Carr, scienziato di fama mondiale che nel secolo scorso ha dato un grande impulso allo studio delle tartarughe marine. E domenica 19 la grande festa al porto di Molfetta e in una ventina di località costiere disseminate tra Toscana, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, Basilicata, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Su wwf.it il nuovo video sull’iniziativa e tutti i programmi regione per regione.
La turtle-week apre la nuova Campagna Mare del WWF per un “Mediterraneo di qualità” che l’Associazione lancerà nelle prossime settimane con una speciale piattaforma web.
Delle 7 specie di tartarughe marine che vivono nei mari di tutto il mondo, 3 frequentano anche il Mediterraneo (la Caretta caretta, la tartaruga verde Chelonia mydas e la tartaruga liuto Dermochelys coriacea). Ma la loro sopravvivenza oggi è sempre più a rischio, soprattutto per gli impatti con l’attività umana: la crescente urbanizzazione delle coste e l’attività turistica incontrollata mettono a rischio i nidi e la corsa verso il mare delle tartarughe appena nate, mentre sono sempre di più gli esemplari che rimangono catturati accidentalmente negli attrezzi da pesca, cosa che ne provoca facilmente la morte.
Per limitare questi impatti e coinvolgere i pescatori, gli operatori del mare e il grande pubblico nella salvaguardia delle tartarughe il WWF ha istituito un vero e proprio “network tartarughe” che opera, in collaborazione con enti locali, università e istituti di ricerca, lungo le coste dove questi animali transitano o nidificano, dal Veneto fino alla Puglia, alla Calabria e alla Sicilia. Spesso bastano poche azioni mirate per dare un grande contributo: proteggere i luoghi dei nidi per esempio, rendendo compatibile il turismo con la riproduzione delle tartarughe, oppure informare i pescatori su come aiutare le tartarughe che trovano nei loro attrezzi da pesca, anche attraverso le magliette illustrate a vignette, appositamente realizzate dal WWF.
E sono moltissime le iniziative a cui tutti possono partecipare nel periodo estivo:
SEGUI LE TRACCE DELLE TARTARUGHE - Proprio in questi giorni il WWF ha lanciato sul proprio sito l’iniziativa “Segui le tracce” per coinvolgere i frequentatori delle spiagge nell’individuare la presenza delle tartarughe e tutelarla con l’aiuto degli esperti WWF: bastano una semplice locandina, una scheda di monitoraggio e la voglia di “curare” una spiaggia alla ricerca di indizi preziosi, per identificare zone di nidificazione lungo e informare bagnanti ed esercenti sulla possibile presenza delle tartarughe. A ben vedere, un notevole valore aggiunto per qualunque pomeriggio di sole!
I CAMPI DI VOLONTARIATO PER LE TARTARUGHE MARINE - Per chi quest’estate volesse davvero “dare una mano” alle tartarughe, da maggio a settembre il WWF organizza i Campi di Volontariato in cui i partecipanti sono coinvolti attivamente nel pattugliamento delle spiagge, nel controllo dei nidi, nel recupero e censimento degli esemplari spiaggiati o catturati accidentalmente dagli attrezzi di pesca, nelle attività di informazione, specialmente nei confronti dei pescatori. I Campi sono riservati ai maggiorenni e si svolgono a Lampedusa presso il Centro di Recupero Tartarughe, a Palizzi (Reggio Calabria), a Siculiana, nell’Oasi WWF di Torre Salsa (Agrigento) e nell’Oasi WWF di Policoro (Matera). Tutte le info sul nuovo portale WWF per il turismo “NA.TU.RE” wwf.it/turismo.
PER I PIU’ PICCOLI E LE FAMIGLIE: I CAMPI AVVENTURA A POLICORO
Per i ragazzi e le famiglie che vogliono approfittare delle vacanze per conoscere da vicino le tartarughe marine, il WWF consiglia i campi avventura a Lampedusa, nell’Oasi WWF di Torre Salsa in Sicilia o nell’Oasi WWF di Policoro in Basilicata.
“ADOTTA UNA TARTARUGA” – Tutti coloro che vogliono aiutare le tartarughe marine e sostenere l’azione del WWF per la loro tutela, possono “adottarla”: con una donazione minima sul sito wwf.it/turtle riceveranno in cambio un certificato di adozione, un morbido peluche o uno screensaver con bellissime immagini di tartaruga per il proprio computer.