Il “sustainable thinking” della moda al Museo Salvatore Ferragamo
Il prossimo 12 aprile 2019 a Firenze, il Museo Salvatore Ferragamo inaugura “Sustainable Thinking“, un percorso narrativo che si snoda tra le pionieristiche intuizioni del fondatore Salvatore Ferragamo nella ricerca sui materiali naturali, di riciclo e innovativi, e le più recenti sperimentazioni in ambito “ecofashion”.
Il progetto espositivo, ideato da Stefania Ricci, Direttore del Museo Salvatore Ferragamo e della Fondazione Ferragamo, con il contributo di Giusy Bettoni, Arabella S. Natalini, Sara Sozzani Maino e Marina Spadafora, vuole fornire un contributo artistico-culturale sul tema cruciale della sostenibilità, intesa nel senso tecnico del Rapporto Brundtland del 1987 come “sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di sopperire alle proprie necessità”.
Sustainable Thinking è una narrazione che sceglie di rivolgersi a un pubblico ampio parlando il linguaggio della moda, dell’arte e dei materiali, per cercare di innestare uno spunto di riflessione su un tema sempre più urgente e imprescindibile da parte di qualsiasi settore produttivo, come quello ambientale.
La mostra ospita opere di artisti e fashion designer internazionali che presentano la propria chiave di lettura sul recupero di un rapporto più meditato con la natura e la sua profonda relazione con la tecnica, l’impiego di materie organiche e il riuso creativo, fino a sottolineare l’importanza di un impegno collettivo, di un modo di pensare consapevole e condiviso. La sostanza materica diventa il fil-rouge dell’intera rappresentazione: l’itinerario ideale comincia dalla ricerca sui materiali condotta da Salvatore Ferragamo, a partire dagli anni venti del Novecento, tra canapa, cellofan e pelle di pesce, per poi esplorare le storie di materie di pregio che, giunte al termine della loro vita, vengono trasformate in nuovi prodotti di qualità (materie prime seconde), a rappresentazione concreta del concetto di economia circolare.
Installazioni realizzate rievocando le antiche tecniche dell’artigianato vengono raccontate nella duplice veste di protagoniste dell’arte del riciclo e del recupero di tradizioni manuali, aspetti fondamentali di una filosofia della sostenibilità. E ancora, materie che creano intrecci, dove l’arte è strumento di relazione tra ambiti culturali diversi, da preservare nella loro diversità. Tecnologie smart che, attraverso la sperimentazione, diventano la chiave per il rinnovamento, fino all’imprescindibile ritorno alla natura, inteso come virtuosa riscoperta delle fibre naturali.
La mostra Sustainable Thinking inaugurerà venerdì 12 aprile 2019 e sarà visitabile per quasi un anno, fino a domenica 8 marzo 2020. In concomitanza alla mostra si svolgeranno progetti collaterali, seminari e workshop.