Settimana UNESCO: il contributo delle associazioni sportive allo sviluppo sostenibile
L’Associazione Canottieri Padus di Carignano (TO), in occasione della Settimana UNESCO per lo Sviluppo Sostenibile, dedicata quest’anno al tema dell’acqua e della salvaguardia delle risorse idriche, organizza per giovedì 10 novembre, alle ore 21, un incontro dal titolo “Il Po come risorsa naturale, turistica e sportiva. Il ruolo delle associazioni sportive per la promozione del territorio e la riduzione dell’impatto ambientale”, in collaborazione con il Parco Fluviale del Po Torinese, all’interno del quale sorge il circolo.
Durante la serata, aperta a tutta la cittadinanza di Carignano e dei paesi limitrofi, alle associazioni locali e agli operatori pubblici e privati del settore, saranno presentati il percorso di riduzione dell’impatto ambientale intrapreso dalla Padus e i nuovi progetti in fase di avvio, come caso di studio esemplare per le ricadute positive sul territorio e la varietà dei soggetti coinvolti. Oltre al Presidente dell’Associazione, Andrea Gandiglio, interverranno il sindaco di Carignano Marco Cossolo, l’Assessore all’Ambiente e Agricoltura Giorgio Albertino, il direttore dell’Ente Parco Ippolito Ostellino, la responsabile dello Sviluppo Territoriale di ATL Turismo Torino & Provincia Daniela Broglio, Andrea Sasso, amministratore delegato di EDF Enr Solare – l’azienda che installerà, entro la fine dell’anno, l’impianto fotovoltaico da 17 kWp sui tetti della club house – Giuseppe Peirotti, direttore della filiale di Torino di Banca Alpi Marittime, l’istituto di credito che ha finanziato l’operazione e – per illustrare il progetto del “Masterplan del Po dei Laghi” – il Prof. Paolo Castelnovi del Politecnico di Torino e gli architetti Giorgio Beltramo e Andrea Cavaliere dello studio Paicon.
Le opportunità che si apriranno, nei prossimi 10 anni, grazie al “Masterplan del Po dei Laghi” saranno il punto focale intorno al quale si articolerà la discussione. Se è vero, infatti, che le azioni, per quanto virtuose, di un singolo circolo sportivo, rischiano di restare “una goccia nel mare”, messe a sistema, pianificate per tempo e ben coordinate in una strategia complessiva, queste esperienze potranno innescare un meccanismo virtuoso in grado di trasformare completamente il volto del territorio, sul modello di quanto già avvenuto, oltralpe, nel Parco Miribel Jonage di Lione.
E’sufficiente ricordare che le associazioni e i circoli sportivi sono, in Italia, diverse migliaia – ben diffusi e radicati sul territorio – per comprendere come il “contagio” di buone pratiche possa aiutare il Paese a raggiungere, nel 2020, gli obiettivi europei del “20-20-20” (20% di energia da fonti rinnovabili, 20% di riduzione delle emissioni climalteranti, 20% di risparmio energetico), contribuendo, al tempo stesso, ad uno sviluppo sostenibile e un’occupazione qualificata nei settori del turismo, dell’enogastronomia e ristorazione, delle energie rinnovabili e dello sport.
Nel caso del territorio denominato “Po dei Laghi” – l’area dei laghi di cava a Sud di Torino, che va da Casalgrasso a Moncalieri e ha Carignano come baricentro – la dismissione delle attività estrattive (prossime all’esaurimento delle concessioni) restituirà al demanio, e dunque ai Comuni, la responsabilità di gestire il recupero ambientale e funzionale (in parte già in corso) delle superfici in questione. La collaborazione con i privati – non solo le associazioni, ma anche le imprese – sarà dunque fondamentale per progettare la fruizione di aree che possano “riconnettere” un territorio oggi isolato ed escluso dalle principali rotte turistiche.
Piste ciclabili, bike sharing, fattorie didattiche con vendita diretta di prodotti dell’agricoltura locale, centri sportivi che facciano da supporto al crescente turismo “en plein air”, sono solo alcune delle opportunità che i Comuni avranno a disposizione, sul proprio territorio, per integrare un’offerta culturale (visite a musei, edifici storici ecc), che da sola non è oggi in grado di attrarre né il turista proveniente da altre regioni italiane né, tantomeno, quello straniero, nonostante la collocazione strategica tra le Langhe e la Città di Torino.
Per sensibilizzare la cittadinanza locale e i propri soci sulla necessità di costruire uno sviluppo territoriale di qualità, che persegua la tutela delle risorse naturali e ambientali, il turismo sostenibile, l’agricoltura biologica e integrata, l’enogastronomia locale e lo sport, la Padus organizzerà, a margine dell’incontro di giovedì 10 novembre, anche una cena e una degustazione di prodotti da agricoltura biologica (a cura dell’Associazione Greencommerce).
L’importanza della tutela delle risorse idriche e della riduzione dell’impatto ambientale, sarà sottolineata anche attraverso messaggi simbolici e piccole azioni informative. Durante il torneo di tennis “Canottieri”, nel weekend conclusivo della Settimana UNESCO, sarà servita unicamente acqua minerale in vetro o acqua in caraffa dell’acquedotto pubblico, nelle docce degli spogliatoi saranno sostituiti i diffusori tradizionali con soffioni a risparmio idrico e inseriti pannelli informativi per incentivare la riduzione dello spreco di acqua collegato alle attività sportive, mentre all’interno della struttura pressostatica i pannelli informeranno i frequentatori del tennis sul risparmio, economico e ambientale, dell’allacciamento al metano, progettato per eliminare definitivamente la dipendenza dal gasolio come combustibile per il riscaldamento. Grazie alla collaborazione e alla consulenza del Parco del Po Torinese sarà infine allestito, nella prossima primavera, un percorso naturalistico didattico tra le piante storiche del circolo (più di venti), di cui potranno beneficiare anche i bambini dell’”Estate Ragazzi” comunale, a cui la Padus offre, ogni anno, i propri spazi per completare il programma di attività.
Tutte le iniziative, in corso e future, in tema di ambiente troveranno spazio in una sezione dedicata del rinnovato sito internet canottieripadus.it, che andrà on-line la sera stessa del 10 novembre.