Il Parco CollinaPo di Torino diventa la prima riserva urbana MAB Unesco
A conclusione della quarta edizione del Congresso Mondiale MaB (Man and Biosphere) UNESCO per le Riserve “Uomo e Biosfera” in Perù, il Consiglio Internazionale di Coordinamento del Programma ha accolto favorevolmente la proposta di nomina del territorio e delle Aree Protette di “CollinaPo” quale nuova Riserva di Biosfera italiana. Da oggi un’ampia fetta dell’area metropolitana orientale di Torino (oltre 1.700 Kmq) è dunque Riserva di Biosfera e si impegnerà ulteriormente non solo per mantenere gli standard richiesti, ma per implementarli (ogni dieci anni viene richiesto da UNESCO un Report di verifica).
Presenti al conferimento, presso il Lima Convention Center, con gli Organi Unesco ICC-MAB, una delegazione dell’Ente di gestione regionale del Parco del Po e Collina Torinese capeggiata dal Presidente Valter Giuliano, con Ippolito Ostellino e Monica N. Mantelli, il supporto tecnico dell’Istituto SiTI – con Giulio Mondini e Marco Valle – e il delegato dal Sindaco di Torino, l’Assessore all’Ambiente, Verde e Parchi, Enzo Lavolta.
La Riserva di Biosfera “CollinaPo” è il primo caso di riconoscimento di Urban MAB in Italia, ovvero un comprensorio naturalistico fortemente antropizzato (oltre un milione e mezzo di abitanti) appartenente a un’area geografica con interessante biodiversità, ricca di acque (il fiume Po che la fa da padrone, con ben 120 km di tratto orografico), colline coese e ricche di boschi, con crescente presenza di flora e fauna. Il processo di candidatura promosso dal Parco del Po e Collina Torinese con la progettazione dell’Istituto SiTI, il contributo economico del Gruppo IREN e il supporto di Smat e GTT è stato dedicato al distretto del geo-marchio CollinaPo che comprende comparti sia naturalistici che antropici, pari a una superficie complessiva di 171.233,85 ettari, suddivisi in core area: 3.853,05 ha, buffer: 21.161,45 ha. transition: 146.219,46 ha.
La nomina a MAB Unesco di CollinaPo può ora costituire una vetrina e un caso studio mondiale. Il Parco - Ente della Regione Piemonte – coinvolge già da tempo gli 85 Comuni nel progetto: il programma MAB potrà dunque offrire la piattaforma metodologica per far sì che i vari soggetti coinvolti cooperino fra loro. Il metodo di lavoro adottato, attraverso un coordinamento mirato verso l’adempimento del MAB Action Plan 2016-2025 appena istituito a Lima, dovrebbe infatti portare ogni singolo soggetto coinvolto nel progetto a lavorare in sinergia con gli altri, ossia a “fare rete” e immaginare il Tutto in senso più sistemico (come teorizza Fritjof Capra).
Tutto ciò pone le basi per migliorare la qualità della vita degli abitanti dell’area, per avere una infrastruttura verde più capillare, quindi una maggiore attrattività economica e buone pratiche di sostenibilità nei diversi settori, a partire dall’ecoturismo. Va infatti ricordato che il processo “Man and Biosphere” Unesco guarda al recupero e alla riqualificazione dei territori, anche di quelli degradati, secondo la visione che era già dell’italiano Valerio Giacomini – ispiratore, negli anni ’70, del programma MaB.
L’ex Ministro Francesco Profumo, Presidente del Gruppo Iren, ha dichiarato: “Il Gruppo Iren è orgoglioso di aver contribuito in maniera diretta e con l’apporto del proprio know-how a questa prestigiosa nomina a Riserva di Biosfera del comprensorio di CollinaPo. Il dossier MAB Unesco è un progetto che sposa pienamente i valori di sostenibilità ambientale e di vicinanza e attenzione al territorio che costituiscono, da sempre, una colonna portante delle politiche industriali di Iren”.
“Un grande risultato – aggiunge Ippolito Ostellino, naturalista e direttore del Parco del Po e collina torinese - anche perché la nostra è la prima area metropolitana d’Italia riconosciuta Riserva della Biosfera. Il riconoscimento di fronte alla commissione mondiale Mab Unesco che si è appena riunita in Perù è il segno che il lavoro avviato dal Parco del Po e collina torinese sin dal 2012, per estendere il messaggio della sostenibilità non solo al suo interno, ma anche nell’insieme dei territori che lo circondano, ha un forte contenuto di qualità e significato, promosso grazie all’idea del brand di territorio CollinaPo. I parchi possono aiutare i territori a ritrovare identità, in questa fase difficile sia economica che di prospettiva per i cittadini e le istituzioni, e così creano le condizioni per garantire la tutela dei sistemi ecologici. La tutela è prima di tutto un progetto culturale, che può attuarsi anche nelle aree periurbane e che si ottiene non tanto con il controllo e la vigilanza ambientale, ma soprattutto con la partecipazione e l’impegno pratico di tutti, pubblico e privato, comunità, associazioni e imprese. Le Aree protette sono un progetto sociale e non solo ambientale: in una parola sono una politica territoriale”.
Secondo l’Assessore al Verde pubblico e Parchi della Città di Torino, Enzo Lavolta, si tratta di “un successo ottenuto grazie ad un percorso che ha riorientato lo sguardo verso un modello di sviluppo del territorio che mette al centro la qualità ambientale e del paesaggio e che grazie al contributo della collettività si impegna sui caratteri della sostenibilità. Il distretto territoriale raccolto nel brand CollinaPo va interpretato anche come il giardino naturale dell’area metropolitana, un luogo di eccellenze nel quale convivono due risorse di grandissimo valore: la collina e il fiume, elementi fondamentali per dare vita a una biodiversità sia ambientale che culturale, concretizzando il concetto di Smart City“.
La collaborazione fra Gruppo Iren e Aree Protette del Po e della Collina Torinese, con il supporto tecnico di SiTI, ha permesso la raccolta e il coordinamento dei dati per la compilazione del dossier di candidatura, oltre all’organizzazione delle attività di divulgazione e partecipazione del territorio e l’individuazione dei progetti di valorizzazione dell’area che faranno parte del Piano di azione del programma MAB. E’ prevista inoltre la diffusione dei risultati di questi progetti attraverso incontri, seminari e attività di comunicazione che si aggiungeranno ad attività di contatto con il Ministero dell’Ambiente e gli uffici UNESCO Europa e Italia. Iren sosterrà anche l’attivazione di premi di laurea, tirocini post laurea, borse di studio e contratti di ricerca su tematiche connesse alla valorizzazione delle attività dell’Ente Parco.