Il “grand tour” di Goethe 231 anni dopo, nelle gambe di una donna
“Il 25 Agosto 2017 lascerò l’Italia per raggiungere Karlovy Vary, in Repubblica Ceca, da dove il 28 Agosto partirò a piedi per ripercorrere, ben 231 anni dopo, il viaggio di Wolfgang Goethe del 1786. Il viaggio di Goethe ha avuto una grande importanza nella cultura europea e sicuramente potrebbe coincidere con l’inizio del mito del Bel Paese. Voglio descrivere i paesaggi con i loro eventuali mutamenti, le culture, i borghi, i miglioramenti o peggioramenti… Con me, questa volta porterò uno zaino leggero. senza usare mezzi di alcun tipo e senza GPS, ma solo con una cartina dei luoghi”. E’ pronta Vienna Cammarota, Guida Ambientale Escursionistica dell’AIGAE, che all’età di 68 anni tenterà una grande impresa con un’importante valenza culturale e sociale.
“Sostengo sempre che il nostro corpo abbia bisogno di essere coccolato e l’ambiente è in grado di fare questo, di rasserenare e di guarire. E’ una sorta di doccia rinfrescante e di palestra grazie alla quale gli stessi occhi – prosegue Cammarota – riescono a vedere meglio, a catturare sguardi ed angoli ma anche dettagli dell’ambiente in cui ci si trova. Quando sono sola in natura, parlo con l’ambiente in cui mi trovo, lo vivo, ci sono , ma soprattutto gli parlo. L’ambiente però è natura, ma allo stesso tempo borghi e persone. Io voglio incontrare la natura e le persone, metterle insieme, farle dialogare. Il mio obiettivo è quello di descrivere i paesaggi ma anche il tessuto sociale di questi popoli. Lo farò sul mio diario, lo farò sui social”. E l’impresa c’è tutta, perché Vienna dovrà dimostrare di avere una profonda conoscenza del territorio europeo, forza fisica e psicologica. All’età di 68 anni dovrà infatti affrontare la montagna in alta quota, boschi, foreste, strade veloci, pioggia, caldo e freddo.
Con Vienna viaggeranno in Europa anche le foto di Amatrice, Accumoli, dei borghi come erano prima del terremoto.“Porterò con me l’Italia Centrale, le foto di quei luoghi colpiti dal terremoto e di come erano prima che accadessero gli eventi sismici. Parlerò dell’Abruzzo, dell’Umbria, di Amatrice , Accumoli, Norcia, della zona laziale, delle Marche, a chiunque incontrerò lungo la strada in Repubblica Ceca, in Germania, in Austria e lo farò nei bar, nelle piazze, nelle strutture dove mi fermerò mostrando le foto e raccontando delle esperienze vissute di persona in quei territori e dunque della loro costante bellezza. Dirò alle genti che il miglior modo di aiutare le popolazioni dell’Italia Centrale è quello di ritornare a vedere questi posti bellissimi e comunque ancora pieni di arte e cultura. Mostrerò loro ciò che oggi c’è e non è poco. Ecco, farò a piedi il Viaggio di Goethe per rimettere al centro l’Uomo con le sue relazioni umane, portando con me Amatrice, Accumoli e tutti i borghi devastati ma soprattutto tutte quelle persone che non sono più con noi. Per questo motivo chiuderò in Abruzzo dove arriverò il 28 ottobre, esattamente 9 mesi dopo Rigopiano”.
L’impresa della guida AIGAE avrà anche una valenza “scientifica”. In questi giorni Vienna Cammarota sta già sperimentando il trekking notturno, al buio nei boschi e nelle foreste dell’Appennino, per mantenere costante l’abitudine di “parlare direttamente all’ambiente” in cui verrà a trovarsi. In queste condizioni e a quel ritmo di cammino le spalle vanno spesso massaggiate e ugualmente i polpacci ed i piedi. E’ inoltre importante mantenere la pelle fresca con le creme. Poi c’è la questione dell’alimentazione, che deve essere molto mirata e bilanciata. La guida eliminerà i latticini, mantenendo però l’apporto del parmigiano, della frutta secca e di molta acqua addizionando un po’ di sale quando il fisico sarà particolarmente stanco.
Goethe nel suo viaggio attraversò la Boemia, la Baviera, parte dell’Austria, arrivò a Trento, a Torbole sul Lago di Garda, poi Verona, Padova con la visita all’Orto Botanico, Vicenza dove vide le opere del Palladio e del Tiepolo, vide Venezia, Ferrara, Cento, Bologna con la Santa Cecilia di Raffaello e la visita alla Torre degli Asinelli ed ancora Firenze, Roma, Napoli dove incontrò Gaetano Filangieri, Pompei, Torre Annunziata, Caserta, Portici, Ercolano, Sorrento, Paestum. Lo scrittore tedesco concluse infine il viaggio in Sicilia ma raccontò anche l’Umbria e l’Abruzzo. “Io – conclude Cammarota – terminerò il viaggio in Abruzzo per trasmettere anche un forte messaggio ai popoli europei, ai turisti, ai tedeschi: che in Abruzzo si può e si deve tornare”.