Il governo dell’acqua di Andrea Rinaldo
Il dissesto ecologico è direttamente connesso al governo dell’acqua e dunque la scienza delle costruzioni idrauliche è la cartina di tornasole per affrontare il dibattito più ampio sui temi della conservazione e dell’uso dell’ambiente naturale e costruito.
Le opere e i piani di intervento non dovrebbero avere – sostiene l’autore – paternità ideologica; spesso invece l’ambientalismo militante è carico di pregiudizi sulle opere e sulla loro ingegneria e funzionale a un sistema di potere trasversale di veto e di azione.
D’altra parte, i disastri del fare sono quasi sempre il prodotto di un capitalismo cieco, incapace di vedere nella protezione dell’ambiente nemmeno il proprio tornaconto. Ma tali posizioni, così come le tesi sbagliate, non possono servire degnamente alcuna politica ambientale come dimostrano molti casi accaduti nel nostro recente passato e ancor oggi oggetto di sterili polemiche.
Per ovviare a quanto le rispettive retoriche suggeriscono, è necessario promuovere nuovi modelli di salvaguardia in cui capitalismo e ambientalismo collaborino nel formare la risposta di una società ai problemi ambientali fondamentali per la sua sopravvivenza.
Questo libro è il frutto dell’esperienza di uno scienziato per una politica ambientale consapevole; un percorso a ritroso lungo la strada tortuosa verso la coscienza della crisi ecologica con l’obiettivo di combattere la disinformazione e i pregiudizi.
Il governo dell’acqua.Ambiente naturale e ambiente costruito di Andrea Rinaldo, Marsilio, 239 pagine, 25 euro