Il FAI lancia le “primarie” per difendere il paesaggio
Le idee prima dei candidati. Il Fai (Fondo Ambiente Italiano) offre a tutti i cittadini, da qui al 28 gennaio, la possibilità di partecipare alla scelta delle priorità nell’ambito della cultura, del paesaggio, dell’ambiente. In vista delle prossime elezioni politiche, l’associazione ha infatti lanciato le “Primarie della Cultura“. L’iniziativa, ispirata dai giovani della Fondazione, vuole ridare voce agli elettori, offrendo la possibilità di individuare idee e proposte concrete che i candidati delle prossime elezioni politiche possano fare proprie, su un tema ritenuto una risorsa fondamentale per il nostro Paese bistrattato anche in tempi recenti.
Dal 7 al 28 gennaio 2013 quindi sul sito delle “Primarie della Cultura” sarà possibile esprimere con il voto la propria preferenza fino a tre fra i quindici temi proposti che da sempre contraddistinguono l’attività della Fondazione: cultura, paesaggio, ambiente. Al termine della consultazione i cinque temi più votati saranno annunciati ufficialmente in conferenza stampa e presentati ai partiti e candidati delle prossime elezioni politiche così che possano far proprie le idee e dar loro concretezza.
Sarà possibile votare solo online sul sito delle “Primarie della Cultura” e sulla pagina Facebook del Fai, grazie all’apposita applicazione, che, insieme al profilo Twitter e Google Plus della Fondazione, sarà un ulteriore strumento per commentare e discutere le priorità della community.
“L’attuale legge elettorale non permette ai cittadini di scegliere i parlamentari – spiega la presidente Fai Ilaria Borletti Buitoni - Perciò abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa che prova a ridare voce agli elettori, mettendo a disposizione la possibilità di individuare idee e proposte concrete che i candidati possano fare proprie. Le “Primarie della Cultura” vogliono dare risposte ad una domanda trascurata e fondamentale per il Paese: come salvare la cultura italiana boccheggiante dopo decenni di indifferenza, come rendere lo straordinario patrimonio storico artistico a paesaggistico una ricchezza che può generare anche sviluppo, come ritrovare l’identità di un Paese la cui bellezza e arte tutto il mondo conosce?”.