Report IBR: un’azienda italiana su 3 interessata a energia da fonti rinnovabili
Un’azienda italiana su tre (il 32%) considera strategico per il proprio business il passaggio all’uso di fonti di energie “più sostenibili”, rispetto a quelle attuali: una percentuale superiore a quella registrata dalle imprese dell’Unione Europea (che si fermano al 30%), a quelle dei Paesi del G7 (28%) e degli Stati Uniti (22%), ma inferiore a quella – decisamente elevata – del continente africano (51%) e dell’America Latina (64%). Il dato emerge dall’ultima rilevazione dell’International Business Report (IBR) dedicata a sustainability/energy & cleantech, che ha visto coinvolti 34 paesi per un totale di 2.500 interviste a vertici di aziende e imprese.
Grant Thornton ha iniziato a svolgere questo tipo di rilevazioni dedicate, di volta in volta, a tematiche differenti nel 1992 in 9 paesi europei e oggi arriva a coprire 45 Stati nei cinque continenti con oltre 12.000 interviste realizzate su base annua.
È interessante, nel nuovo report, individuare i settori produttivi e le macroaree di appartenenza: le aziende che, a livello mondiale, si sono mostrate più interessante a rendere “più sostenibile” la loro principale fonte energetica operano nell’ambito del cleantech (69%), dell’hospitality (58%), dei trasporti (54%) e delle utilities (41%).
A livello globale, per quanto riguarda le fonti energetiche, si evince che i mercati emergenti sono i maggiori consumatori di energia a fronte di uno sviluppo e di una crescita che ha dimensioni maggiori rispetto alle economia mature. Tuttavia, emerge altresì come partnership tra paesi con economie molto diverse possano lavorare insieme per ampliare il mix energetico a disposizione delle imprese e dei consumatori, aumentando la sostenibilità dell’approvvigionamento energetico e la riduzione dei costi nel lungo termine.
Per quanto riguarda il secondo aspetto, il report evidenzia come, a livello globale, il 55% dei dirigenti d’azienda considera il costo delle materie prime (compresa l’acqua) un elemento fondamentale per lo svolgimento della propria attività, che sale al 65% nel sud-est asiatico, al 69% in America Latina e al 71% in Africa. Il Nord America si attesta al 57% mentre l’Europa al 44%. Tra i Paesi maggiormente interessati alla sostenibilità energetica si distinguono l’India (83%), il Messico (74%), il Botswana (72%) e l’Australia (68%). Le imprese italiane si mostrano – per contro – meno preoccupate su questo punto: solo il 38%, infatti, pensa alla disponibilità delle stesse, mentre il 36% – percentuale superiore rispetto al 30% della media europea – vuole essere certo che derivino da fonti energetiche sostenibili.
L’International Business Report completo è stato illustrato alle oltre 250 aziende, attive nel campo delle energie da fonti rinnovabili, che hanno preso parte all’Osservatorio del Good Energy Award, il Premio ideato da Bernoni Grant Thornton che, per primo in Italia, ha proposto un riconoscimento per premiare quelle aziende che hanno avuto il coraggio di investire in un mercato nuovo, non tradizionale, in modo responsabile verso l’ambiente, l’economia e il territorio. Il Premio è stato realizzato con il contributo di Bosch, Florim, Zucchetti e Universal e con il supporto scientifico del Ministero dell’Ambiente, ANDAF, Università degli Studi di Trento, Parco Tecnologico Padano, AEIT, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Trento, Trentino Sviluppo, TIS Innovation Park di Bolzano, GSE, CSR, Nuvola Verde, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili di Milano e Fiper (la Federazione italiana per la produzione di energie da fonti rinnovabili).
L’edizione 2014 del Good Energy Award, è stata vinta da ENEL Green Power S.p.A. (Roma) per la categoria “Industria”, CDA di Cattelan S.r.l. (Talmassons – Udine) per la categoria “Terziario”, Famiglia Aperta Onlus (Medesano – Parma) per la categoria “Pubblica Amministrazione e Non Profit”, ECO4CLOUD S.r.l. (Cosenza) per la categoria Giovani speranze e Start Up e Pedon Group S.r.l. (Marostica – Vicenza) per la categoria “Agroalimentare”.
“I dati dell’International Business Report – spiega Stefano Salvadeo, partner di Bernoni Grant Thornton – dimostrano la grande attenzione che gli imprenditori italiani dedicano all’approvvigionamento e alla fonte di energia per la loro azienda. I lavori del nostro Osservatorio Good Energy vanno esattamente in questa direzione, nel voler fare rete tra imprese, alla ricerca di soluzioni sostenibili, competitive e condivise”.