I misteri della millenaria Arte Sacra Tibetana svelati a Bologna
Quale ideale seguito della lezione magistrale sulla medicina tradizionale tibetana che tenne all’ateneo bolognese nel 2010, il professor Chögyal Namkhai Norbu sarà di nuovo a Bologna per illustrare la più importante opera architettonica-iconografica tibetana in Italia e una delle principali in Europa: il “Tempio della Grande Contemplazione di Meri-Gar”. L’evento, organizzato dall’Associazione per la Medicina Centrata sulla Persona in collaborazione con Shang Shung Edizioni e Desalling Bologna, avrà luogo nell’aula “Giorgio Prodi” (P.zza San Giovanni in Monte 2) mercoledì 11 giugno 2014 alle ore 17.
Merigar significa letteralmente “residenza della montagna di fuoco”, simbolicamente “dimora dell’energia”; è un luogo immerso nella natura, circondato da boschi di faggi e castagni. Situato nel comune di Arcidosso, in provincia di Grosseto, sorge dove le pendici del Monte Amiata incontrano quelle del Monte Labbro e la sua riserva naturale.
Chögyal Namkhai Norbu, uno dei principali maestri spirituali viventi e massimo rappresentante contemporaneo della Tradizione Dzogchen, insieme a uno dei curatori dell’opera, Fabian J. Sanders, docente di Lingua e Letteratura Tibetana dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, presenterà a Bologna l’opera lungamente attesa dagli studiosi. Il libro “Il Tempio della Grande Contemplazione. Il Gönpa di Meri-Gar”, attraverso 350 pagine in italiano e inglese, con moltissime illustrazioni, spiegazioni e testi dell’autore e dei curatori, ripercorre la storia del Gönpa (Luogo di Meditazione) di Meri-Gar, monumento ideato e realizzato dal professor Namkhai Norbu e inaugurato nel 1990 da S.S. il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso. Qui dal 1981 intorno al Maestro tibetano si riuniscono le persone interessate allo studio e alla pratica dello Dzogchen, uno degli insegnamenti più antichi della tradizione spirituale tibetana.
Il tempio è costruito interamente con materiali naturali, presenta numerosi dipinti e decorazioni. Dal suo centro, rappresentato da un fiore di loto, si dipartono raggi corrispondenti alle otto direzioni del mandala. Negli otto lati del tempio sono raffigurati i principali maestri di tutte le tradizioni spirituali tibetane e divinità dall’aspetto pacifico, feroce e gioioso.
Chögyal Namkhai Norbu Rinpoche nasce a Derge, nel Tibet orientale, nel 1938. Da bambino viene riconosciuto come reincarnazione del grande Maestro di Dzogchen Adzom Drugpa (1842-1924) e successivamente S.S. il XVI Karmapa, lo riconosce come la reincarnazione di Shabdrung Ngawang Namgyal (1594-1651). Nel 1955 incontra Changchub Dorje (1826-1961), il suo principale maestro di Dzogchen, il cui stile di vita e modo di insegnare lo ispireranno profondamente. Nel 1960, in seguito alla drammatica situazione sociale e politica in Tibet, riesce a trasferirsi in Italia accettando l’invito del prof. Giuseppe Tucci, fondatore nel 1933 dell’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO), ora Istituto per l’Africa e l’Oriente (IsIAO), contribuendo così a dare un impulso concreto alla diffusione della cultura tibetana in Occidente. In seguito, fino al 1992, insegna Lingua e Letteratura Tibetana e Mongola all’Università di Napoli “L’Orientale”.
I suoi lavori accademici denotano una profonda conoscenza della civiltà tibetana, e una tenace volontà di mantenere vivo e facilmente accessibile lo straordinario patrimonio culturale del Tibet. Nel 1981 sul Monte Amiata (Arcidosso, GR) fonda Meri-Gar la prima sede della Comunità Dzogchen Internazionale. Sorgono poi centri negli Stati Uniti, in varie parti d’Europa, in America Latina, in Russia e in Australia. Nel 1988 Chögyal Namkhai Norbu fonda l’Associazione per la Solidarietà Internazionale in Asia Onlus (ASIA Onlus), un’organizzazione non governativa impegnata soprattutto in progetti educativi e medico-sanitari rivolti alla popolazione tibetana. Nel 1989 Chögyal Namkhai Norbu fonda l’Istituto Internazionale Shang Shung per gli Studi Tibetani con il compito di salvaguardare la cultura tibetana promuovendone la conoscenza e la diffusione.
Ancora oggi Chögyal Namkhai Norbu viaggia costantemente in tutto il mondo tenendo conferenze e ritiri cui partecipano migliaia di persone. Glottologo, ricercatore di fama mondiale della Civiltà dello Shang Shung e della Tradizione Tibetana, profondo conoscitore della Medicina Tibetana, Namkhai Norbu ha scritto centinaia di testi. L’11 settembre 2010 fu ospite dell’Università di Bologna per la lectio magistralis “La Medicina Tibetana Patrimonio dell’Umanità”, e i giornali dell’epoca e il web titolarono che la città per un giorno era diventata la capitale della Medicina Tradizionale. La RAI definì l’evento “Una memorabile lezione universitaria, una spiegazione illuminante della Cultura Tibetana”.