I lampioni intelligenti di Umpi
Un pianeta in cui ambiente e motori collaborano è possibile. Ne è la prova tangibile l’edizione 2010 di EICMA, il Salone Internazionale del ciclo e motociclo, andato in scena a Milano dal 2 al 7 novembre. Anche quest’anno è stata riproposta la sfida di The Green Planet: il padiglione dedicato all’energia verde che si offre di supportare le aziende virtuose che investono da anni in questo segmento, con l’obiettivo di valorizzarne gli sforzi e gli investimenti, anche finanziari, per ottenere una mobilità sempre più sostenibile.
In questo contesto Umpi ha presentato il proprio progetto MINOS, finalizzato alla mobilità sostenibile.
Si tratta di un progetto che riguarda la creazione di “lampioni intelligenti”, curato dall’ingegnere Alberto Grossi, Direttore Tecnico di R&D. L’idea sfrutta l’enorme potenziale fornito dai pali della luce (undici milioni in tutta Italia) trasformandoli in vere e proprie “postazioni ambientali” costituite da:
• lampioni stradali come caricatori di batteria per biciclette elettriche, ciclomotori e veicoli ibridi ed elettrici
• rilevatori dei livelli di inquinamento (acustico, polveri e magnetico)
• sensori e videosorveglianza in un mix di safety e security
Grazie al sistema brevettato Minos (che sfrutta le onde convogliate e che già fornisce una telegestione intelligente dell’illuminazione esterna in decine di migliaia di punti intelligenti in Italia e all’estero) il lampione diventa un erogatore di energia elettrica in grado di sopperire ai bisogni energetici dei nuovi veicoli No Carbon.
Il progetto è stato presentato in anteprima il 2 novembre scorso al Galà di apertura dell’EICMA, presso la Villa San Carlo Borromeo, alla presenza del Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. La serata istituzionale, dedicata alla cultura e alla storia della motocicletta e delle due ruote, nasce per volere dell’ente no profit Art Valley che, in collaborazione con Ancma e con EICMA e grazie al patrocinio della Regione Lombardia, ha avviato la procedura di attribuzione di patrimonio culturale mondiale all’arte costruttiva, estetica e artigianale delle due ruote, secondo i criteri stabiliti dall’Unesco.