I candidati alle elezioni europee nella lente di Greenews.info
E’scaduto ieri alle ore 20.00 il termine ultimo per la presentazione delle liste di candidati alle prossime elezioni europee del 25 maggio. I nomi, dunque, sono ora noti, in Italia e negli altri stati membri dell’Unione Europea, che si appresta ad affrontare una delle campagne elettorali più folgoranti (poco più di un mese al voto, da oggi) e difficili (a causa del dilagante “euroscetticismo”) nella storia comunitaria.
Resta il fatto che ormai circa l’80% delle leggi che determinano la vita e il lavoro dei cittadini dell’Unione siano di emanazione europea, attraverso direttive che vengono poi recepite dagli Stati membri. E’dunque evidente quanto sia oggi rilevante la composizione e l’attività del Parlamento Europeo, che grazie alla revisione del Trattato di Lisbona, da semplice organo consultivo, è diventato una delle tre pedine fondamentali nel complesso meccanismo comunitario di co-decisione, insieme alla Commissione e al Consiglio.
Greenews.info, che da sempre segue le vicende europee legate ai temi della green economy e dell’ambiente, ha dunque deciso, in vista di questo importante momento di esercizio della democrazia, di “sdoppiare” il Bollettino Europa, che, a partire da questa settimana, ogni lunedì continuerà ad aggiornare i nostri lettori su quanto succede a Bruxelles e Strasburgo, mentre il mercoledì e il venerdì intervisterà i candidati di ogni partito e schieramento che più si sono distinti per completezza di visione “green”, per sondarne i programmi e presentarli al nostro pubblico. Non solo i candidati nelle cinque circoscrizioni italiane, ma anche i candidati stranieri di altri paesi, che insieme ai nostri eletti concorreranno a determinare le scelte, più o meno sostenibili, del futuro. Un allargamento di orizzonti che ci sembra corretto, in omaggio alla dimensione europea e internazionale delle tematiche “green”, ma anche per offrire un servizio informativo ai nostri lettori che risiedono e votano all’estero.
Ma come si vota per le elezioni europee? Il principio comune a tutti gli Stati membri è il proporzionale e la soglia di sbarramento (se presente) non deve mai superare il 5%. Per il resto ogni Stato ha ampia autonomia decisionale sulle modalità di elezione dei propri rappresentanti. L’Italia eleggerà 73 deputati con un sistema elettorale proporzionale sbarrato al 4% che consente al cittadino di esprimere fino a tre preferenze. Il territorio nazionale, come dicevamo, è diviso in cinque circoscrizioni, ciascuna delle quali elegge un numero di deputati proporzionale al numero di abitanti. Al Nord-Ovest spetteranno dunque 20 deputati, 14 al Nord-est, 14 al Centro, 17 al Sud e 8 alle isole.
La nostra rassegna – che sarà curata da Beatrice Credi, a Bruxelles, e da Ilaria Donatio, a Roma – inizia domani con il tedesco Jo Leinen, parlamentare europeo del gruppo politico dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) e membro della Commissione Parlamentare ENVI – Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare. A presto!