Green Week delle Venezie: Trento tira la volata finale
La prima parte della quinta edizione della Green Week, manifestazione promossa da VeneziePost, partirà da martedì 1 a giovedì 3 marzo 2016 con un tour sul territorio delle Venezie – “Le fabbriche della sostenibilità” – alla scoperta delle aziende più innovative, per conoscere le tecnologie e i prodotti che segneranno il futuro in diversi campi: dall’energia alla logistica, dall’architettura all’agroalimentare, dal design all’automazione. I partecipanti potranno così incontrare, durante le visite, gli imprenditori e i tecnici delle aziende, che illustreranno le diverse soluzioni scientifiche e tecnologiche adottate per determinare un approccio produttivo “green”.
La palla passerà poi a Trento, per la fase finale della Green Week, dal 4 al 6 marzo, con un intenso programma di incontri, talk, presentazioni di libri con ospiti di rilievo sia nazionale che internazionale, frutto della collaborazione tra Università di Trento, Fondazione Edmund Mach, MUSE-Museo delle Scienze e Trentino Sviluppo-Progetto Manifattura. Le principali sedi universitarie, ma anche l’intero centro storico cittadino, saranno affollate da giovani provenienti da tutta Italia, da cittadini curiosi di comprendere tutte le opportunità offerte dalla green economy, da professionisti e studiosi interessati ad approfondire temi specifici legati alla sostenibilità.
Il titolo di questa seconda parte, “Io non spreco”, indica l’impellente necessità di affrontare, con maggiore impegno, il grande tema dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse – da quelle idriche a quelle alimentari, da quelle energetiche a quelle produttive. Nuovi modi di produrre, quindi, ma anche nuovi modelli di consumo, sempre più attenti alle conseguenze locali e globali di ogni singolo gesto e comportamento.
Numerosi i personaggi di rilievo che hanno già confermato la presenza alla manifestazione, a partire da Jan Lundqvist, senior scientific advisor SIWI-Stockholm International Water Institute e tra i massimi esperti mondiali di gestione delle risorse idriche, Alessandro Profumo, attualmente presidente di Equita SIM, che interverrà sui temi delle ricadute economico-finanziarie dei conflitti geopolitici, il violoncellista Mario Brunello, che sarà a Trento per presentare il suo libro Silenzio, Gianni Silvestrini, presidente GBC Italia, che presenterà la sua ultima opera “-2 gradi. Innovazioni radicali per vincere la sfida del clima e trasformare l’economia“, il sociologo Aldo Bonomi, il designer Aldo Cibic, curatore della mostra “Guardando avanti. L’evoluzione dell’arte del fare” alla 56° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia; e ancora, imprenditori come Daniele Lago (Lago), Fabio Brescacin (EcorNaturaSì), Roberto Siagri (Eurotech).
Ma saranno innanzitutto le realtà trentine che si occupano di sostenibilità a essere le vere protagoniste della Green Week. In prima linea i docenti dell’Università di Trento sui temi della gestione idraulica e del territorio, la Fondazione Edmund Mach con Andrea Segré sui temi dello spreco e dell’innovazione in ambito agricolo, ambientale e alimentare, Trentino Sviluppo-Progetto Manifattura con le numerose iniziative che vanno dai temi dell’edilizia sostenibile con Habitech e GBC-Green Building Council, ai temi della mobilità sostenibile e della smart city, del futuro delle rinnovabili, della finanza green. Il MUSE sarà invece protagonista della giornata di chiusura non solo con appuntamenti sul tema del turismo sostenibile, ma anche ospitando tutti gli eventi in programma domenica 6 marzo.
«Il nostro territorio – ha dichiarato il rettore dell’Università di Trento, Paolo Collini – ha fatto della sostenibilità ambientale uno degli elementi cardine del proprio successo. Preservare la qualità della vita e dell’ambiente è un impegno che tutti noi qui in Trentino ci siamo presi. Il nostro Ateneo, ad esempio, ha aderito alla rete nazionale delle università green e ha avviato una serie di iniziative per la mobilità ecocompatibile nell’ambito di un piano per la sostenibilità più strutturato, che sarà presentato a breve». «Alla Green Week – ha aggiunto Collini – partecipiamo con convinzione. Perché per sua natura l’Università è abituata a immaginare il futuro. A identificare i problemi, conoscerne il contesto, elaborare soluzioni tecnologiche e organizzative innovative che portino beneficio alla comunità. E la sostenibilità ambientale è senz’altro una delle grandi scommesse con cui il nostro mondo, abituato alle logiche del consumo e spesso dello spreco, deve confrontarsi».