Green Cross lancia un test contro lo spreco alimentare
Ecologista o sprecone? Risparmioso o animalista? Per scoprire a quale profilo si appartiene, basta fare il test messo a punto dall’associazione Green Cross e dal settimanale Il Salvagente, uno strumento per sensibilizzare i consumatori alla riduzione degli sprechi, in cucina ma non solo. L’iniziativa è realizzata in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione e il questionario sarà online a partire dal 16 ottobre 2014.
Qualche esempio? Ridurre il consumo di carne, riusare in modo creativo gli avanzi di cibo e fare attenzione al rapporto qualità-prezzo, anziché lasciarsi influenzare dall’offerta del momento. Sono solo alcuni dei suggerimenti del questionario, che si rivolge anche agli studenti chiamati a partecipare al concorso nazionale “Immagini per la Terra”, l’iniziativa di educazione ambientale di Green Cross in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, che quest’anno è dedicata proprio al tema dell’alimentazione con il titolo “Per un pugno di semi”.
Mentre gli italiani, secondo gli ultimi dati forniti dal Politecnico di Milano, buttano nella spazzatura 6 milioni di tonnellate di cibo all’anno, la Fao rileva che 805 milioni di persone in tutto il mondo ancora soffrono la fame o sono nutrite in maniera insufficiente. Lo spreco di cibo ha anche un impatto ambientale molto rilevante: sul clima, sul territorio, sulle risorse naturali. Basti pensare che una sola tonnellata di rifiuti alimentari genera 4,2 tonnellate di CO2 (indagine Confederazione italiana agricoltori). E se a questo aggiungiamo la pigrizia nell’andare a fare la spesa, scopriamo che per un percorso di 5 km tra andata e ritorno con un’utilitaria a benzina si producono circa 660 grammi di anidride carbonica.
Da qui è evidente il ruolo centrale che il singolo cittadino può avere per ridurre gli sprechi e salvare il Pianeta. Il questionario di Green Cross e il Salvagente offre consigli pratici e suggerisce azioni concrete per diventare “virtuosi della spesa”. Quattro i profili possibili: il perfetto ecologista, il risparmioso, l’animalista bucolico e lo sprecone. Nella speranza che quest’ultimo possa riacquistare fiducia nel prossimo, cambiare le proprie abitudini e convertirsi in un consumatore green.