Giornata Mondiale del Creato: la Caritas pubblica un dossier sull’”ecologia integrale”
In piena emergenza nazionale per il terremoto nel centro Italia e in occasione della Giornata per la Custodia del Creato, che si celebra oggi, 1° settembre (e in cui cattolici, protestanti, ortodossi e anglicani pregano insieme), Caritas Italiana ha pubblicato il Dossier “Per un’ecologia umana integrale. Salvare il pianeta, salvare i poveri, salvare l’umanità”, per riflettere su questi urgenti temi a livello globale.
Il pianeta terra, infatti, è “la casa comune di tutta l’umanità“. E, come ricorda Papa Francesco con l’enciclica Laudato si’, c’è un legame forte e imprescindibile tra uomo e natura. I tragici eventi che hanno colpito il nostro Paese, accanto alla preghiera e alla mobilitazione solidale ripropongono ora con forza, secondo Caritas, l’organismo pastorale della CEI, il tema della prevenzione e della responsabilità.
“Dal 2008 al 2014 – si legge nel Dossier, che dedica un approfondimento alla situazione in Asia – oltre 157 milioni di persone sono state costrette a spostarsi per eventi meteorologici estremi”. Tra le cause che costringono famiglie e comunità ad abbandonare le proprie abitazioni, soprattutto tempeste e alluvioni. Queste hanno rappresentato l’85% delle cause, seguite proprio dai terremoti. Oggi le persone hanno il 60% in più di probabilità di dover abbandonare la propria casa rispetto al 1975. Solo nel 2015, sono 19,2 i milioni di sfollati a causa di disastri naturali in 113 Paesi, con India, Cina e Nepal a detenere il triste primato.
Il Dossier riporta poi esempi di interventi realizzati proprio in Asia e un appello ai leader del G7, che si riuniranno in Italia nel maggio del 2017: accelerare il percorso di ratifica e realizzazione degli impegni assunti con la conferenza sul clima di Parigi, del dicembre 2015 e partire dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’ONU devono essere il punto di partenza per un percorso di reale cambiamento negli attuali sistemi di vita e di produzione.
«È necessario uno sforzo di ricognizione e di revisione. Ciascuno nel proprio ambito, ma avendo presente la portata globale del compito», dice don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, che nei giorni scorsi si è di nuovo recato nei luoghi colpiti dal sisma per ribadire «vicinanza e accompagnamento, ma anche l’impegno della Caritas di restare accanto alle persone per ripartire proprio dalle relazioni e dal tessuto sociale».
Anche il Messaggio dei Vescovi per la 11ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato vuole essere un invito, in questo anno giubilare, a vivere tanto nell’esperienza di fede che nei comportamenti quotidiani, la dimensione della misericordia divina. È necessario dunque, secondo Caritas, l’impegno di tutti per rendere concreta una vera alleanza tra il pianeta e l’umanità: occorre un cambiamento degli stili di vita personali, ma anche un’incisiva azione collettiva, e una vigilanza costante.
Nella stessa direzione va il messaggio di Monsignor Duarte da Cunha, segretario della CCEE, il Consiglio della Conferenze Episcopali d’Europa, che ricorda: “C’è una fragilità insita nel pianeta. L’uomo non è onnipotente. Non possiamo pensare che non ci saranno altri disastri o che altri disastri verranno solo dalla mano dell’uomo. Quello che però possiamo fare e possiamo chiedere al Signore è che tutti i disastri che ci sono nella natura possano avere una risposta anche di solidarietà e di sostegno, per accogliere e abbracciare chi ne è stato colpito e trovare soluzioni per ricostruire un futuro». Importanti infine anche le parole pronunciate dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, il quale ha sottolineato, nel corso della messa per le vittime del terremoto celebrata ad Amatrice, che «il terremoto non uccide. Uccidono piuttosto le opere dell’uomo! I paesaggi che vediamo e che ci stupiscono per la loro bellezza sono dovuti alla sequenza dei terremoti…».