Genova riparte dalla scienza: fino al 2 novembre Il Festival protagonista in città
È anche il Tempo di ripartire. Genova, colpita dall’alluvione, presenta il suo spirito positivo con dieci giorni dedicati alla sete di conoscenza, alle nuove generazioni, alla ricerca: il Festival della Scienza 2014 invade l’intera città fino al 2 novembre, con una serie di conferenze, mostre, exhibit interattivi, laboratori ed eventi che hanno il tema del Tempo come filo conduttore, e coinvolgeranno tutta la Città, dal fulcro di Palazzo Ducale fino a Nervi. “Genova è una città tosta, che con grande dignità si mette subito in piedi: una città resiliente, come resiliente è la scienza – sottolinea la presidente Manuela Arata – ecco, allora, che il Festival sarà proprio l’occasione perché si ritorni a Genova”.
Il festival si è aperto il 24 ottobre con un programma che “si distingue per la varietà e la qualità degli ospiti italiani e stranieri – spiega il direttore Vittorio Bo – oltre che per l’adesione di tutti i principali istituti di ricerca nazionali e per uno sguardo che sempre più si orienta verso due orizzonti strategici: la valorizzazione dei giovani e la collaborazione internazionale. I laboratori, poi, sono letteralmente presi d’assalto: per questo l’invito è a prenotarsi il prima possibile”.
“Da alcune parti ci sono giunte preoccupazioni circa la realizzabilità del Festival, viste le condizioni critiche di parte della Città a causa dell’alluvione, ma per noi e per tutti i cittadini il Festival è la dimostrazione, quest’anno di più ancora, che la volontà di riscatto e la fiducia nei nostri giovani è più forte della crisi e delle ferite di un evento che l’ha profondamente colpita, ma non piegata” dichiarano all’unisono Arata e Bo. E’ stato il Premio Nobel per la Fisica e direttore del Collège de France Serge Haroche, a inaugurare questa edizione 2014 dedicata al concetto più pervasivo – e misterioso – dell’indagine umana: il tempo. “Il tempo è ciò che accade quando non accade nient’altro”, sosteneva il Nobel per la Fisica Richard Feynman. Eppure, in ambito scientifico non c’è nulla di più controverso: perché che cos’è, davvero, il tempo? È definibile? È misurabile? È solo un’idea, una convenzione inventata per scandire la nostra vita? Albert Einstein nella teoria della relatività ritiene che il tempo sia un’illusione e sono molti gli scienziati a pensarla così.
Ecco, allora, che in questi giorni della manifestazione – ideata e organizzata dall’Associazione Festival della Scienza, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il sostegno istituzionale di Regione Liguria, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Comune di Genova, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, con il sostegno di Compagnia di San Paolo e la partnership di Telecom Italia – si scopriranno le sfaccettature del tempo (quello biologico, quello mentale, quello scandito da strumenti sempre più sofisticati) insieme a ospiti come il matematico e presidente dell’European Research Council Jean-Pierre Bourguignon, il fisico Carlo Rovelli, il presidente dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica Massimo Inguscio, il giornalista e divulgatore David Quammen.
Come sempre, grande protagonista del Festival sarà la miriade di laboratori, che accenderanno i luoghi più disparati della città e permetteranno di toccare con mano la scienza in modo efficace e divertente. Si potranno sperimentare, infatti, i simulatori di volo dell’Aeronautica Militare, giocare con il maxi cruciverba Mangiaparole a cura di Focus Junior ed Expo Milano 2015, con la Commissione europea che porterà a Genova lo European Space Expo. E ancora: simulare analisi bioinformatiche su dati genetici con Il sogno di Linneo – Studiare l’evoluzione al tempo dei computer a cura di HuGeF-Human Genetics Foundation Torino, sperimentare gli esercizi di “terapia ludica” realizzati attraverso il sensore Microsoft Kinect del Progetto Rekover a cura di ISMB-Istituto Superiore Mario Boella, divertirsi con Domande in viaggio: un autobus arricchito di esperienze ed exhibit sul movimento a cura di Xkè? Il laboratorio della curiosità.
I giovani e il talento saranno ancora una volta al centro della manifestazione. Al Festival, infatti, si esploreranno gli infiniti intrecci tra formazione e lavoro in progetti storici e apprezzati come Futuro Prossimo, realizzato in collaborazione con l’Ufficio di Milano della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo, e in partnership con Finmeccanica, ERG, Poste Italiane, Snam, Intesa Sanpaolo. E Telecom Italia, Partner Fondatore del Festival, sostiene l’avvio di Eduscienza, un progetto didattico innovativo pensato per il pubblico più giovane grazie al quale i protagonisti del Festival, con il linguaggio fresco e diretto degli short-video, rispondono ai quesiti sugli infiniti legami tra scienza e tempo. Telecom Italia promuove inoltre il progetto ScienzainWeb – una selezione di contenuti di alto profilo del Festival trasmessi in streaming live e on demand su telecomitalia.com/scienzainweb, con la possibilità di commentarli utilizzando l’hashtag #oradiscienze – e appuntamento speciale con #ITALIAX10: un format ideato da Telecom Italia per far emergere i talenti italiani, promuovendo esempi virtuosi del Paese reale.
La scienza non sarà solo divertente come un gioco: ma avvincente come un romanzo. Il Festival della Scienza aderisce quest’anno a Libriamoci, tre giornate dedicate alla lettura a voce alta nelle scuole (29, 30 e 31 ottobre 2014) promosse dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) – con il Centro per il libro e la lettura – e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) con la Direzione Generale per lo studente. Con una maratona di letture, in programma il 31 ottobre.