La spinta all’innovazione al centro del Rapporto “Scenari industriali 2012″
“Fare ripartire la nostra economia, riportandola su un solido sentiero di crescita, è una sfida che richiede di tornare a pensare in maniera strategica, puntare sugli investimenti di lungo periodo, soprattutto nelle infrastrutture e nell’innovazione”. Lo ha sottolineato l’amministratore delegato dei Enel Fulvio Conti, intervenendo in qualità di vice presidente di Confindustria con delega al Centro Studi, alla presentazione del Rapporto “Scenari industriali” avvenuta il 6 giugno a Roma.
Serve un “progetto Paese” capace di identificare le priorità e le linee di sviluppo da seguire. Per Conti è necessario un “rinascimento manifatturiero” attraverso “un quadro normativo leggero, chiaro e prevedibile, per incoraggiare una solida ripresa industriale e una interazione tra pubblica pmministrazione, industria, mondo dell’accademia e della ricerca più efficace”. Solo così l’Italia può essere messa in condizioni di avviare una ripresa economica stabile, dopo che “nell’ultimo decennio abbiamo segnato il passo perdendo circa un punto di Pil all’anno rispetto alla media Ue”, aggiunge l’ad.
Fulvio Conti è preoccupato nel constatare l’affievolirsi della “spinta all’innovazione”, in quanto “unica leva competitiva in un mercato globalizzato”. E prosegue denunciando come “lo sviluppo industriale e la spinta all’innovazione non sono stati al centro del dibattito pubblico, e la politica industriale sia stata per lo più assente e disarmonica” proprio nel momento in cui, altrove, “forze nuove poderose come quelle dei Paesi emergenti imboccavano con decisione la via dello sviluppo industriale, diventando rivali temibili per la nostra economia”.
“La vera liberalizzazione è la sburocratizzazione del nostro Paese”, ha affermato Conti. “Troppo a lungo il manifatturiero è stato relegato a un ruolo subalterno ed è compito di Confindustria restituire orgoglio e senso di priorità a questo settore”.