Fotovoltaico: nel 2014 prospettive positive per le transazioni sul mercato secondario
Diverse società di consulenza del settore rinnovabili hanno pubblicato le proprie stime sulla rilevanza del mercato secondario fotovoltaico nel 2013. L’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, durante la presentazione annuale del consueto “Solar Energy Report”, ha fornito una stima di 187MWp di transazioni di impianti fotovoltaici sul mercato secondario effettuate proprio nel 2013. REA, primaria società di Asset Management e Advisory tecnica, ha invece quantificato operazioni di M&A per circa 250 MWp suddivise in circa 30 transazioni, per un controvalore stimato pari a circa 700Mln di Euro. Entrambi gli studi hanno evidenziato un leggero calo delle operazioni rispetto al 2012, sia in termini di potenza che di controvalore economico medio, in parte spiegabili come conseguenza dell’incremento delle transazioni che hanno visto coinvolti impianti realizzati più recentemente.
Da un’analisi svolta dal team della società di consulenza sulle rinnovabili Prothea sui dati raccolti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) emerge un mercato potenziale di impianti di grande taglia (P ≥ 0,9 MWp) possibile oggetto di transazioni sul mercato secondario pari a circa 7GWp di potenza. Alla luce di questo potenziale, è possibile affermare che nel 2013 si è assistito al consolidamento di circa il 4% degli impianti di taglia rilevante: l’opinione di Prothea è che questo trend continuerà e crescerà nel 2014. E’ inoltre interessante notare come la numerosità degli impianti sia fortemente sbilanciata in favore degli impianti con potenza di picco inferiore ai 3MWp, rappresentati, in termini numerici, da circa 5.000 impianti. E’ possibile inoltre stimare che gli impianti realizzati sul territorio italiano di taglia superiore (P ≥ 3MWp) siano invece poco più di 2.000 e che facciano parte di un mercato già parzialmente consolidato attraverso operazioni concluse negli anni passati (in particolare 2010-2011). Di fatti, gli operatori leader del mercato quali: RTR Rete Rinnovabile, con più di 300 MWp suddivisi in circa 100 impianti, Antin Solar con 77MWp in 9 impianti , VEI Capital con 100 MWp e Etrion Solar con 57MWp di impianti superiori ai 3MWp, detengono fette importanti del mercato.
Il mercato fotovoltaico italiano si conferma, dunque, un mercato principalmente dominato da numerosi impianti di taglia media, aspetto che favorisce lo sviluppo di un “vivace” mercato secondario. Vi è, infatti, ancora un forte potenziale per transazioni tra player del mercato primario quali EPC, imprenditori e developer, che si sono affacciati negli anni di picco con un approccio opportunista e che oggi guardano con favore al consolidamento del mercato per dismettere e monetizzare le proprie partecipazioni. “Ci aspettiamo ancora un forte fermento nel cosiddetto “mercato sottotraccia” di consolidamento, con operazioni che coinvolgeranno portfoli di impianti nel range di potenza tra i 3 e 7MWp, fenomeno che, del resto, ha dominato il mercato fotovoltaico M&A già nel 2013. Inoltre, ci aspettiamo una ripresa delle operazioni che coinvolgono i player più attivi nell’ultimo anno, ossia quelli finanziari, con consolidamento da fondi di Private Equity, o comunque fondi con una prospettiva di investimento di 3-5 anni, verso soggetti aggregatori con capitale di lungo periodo, quali, tra gli altri, enti previdenziali, assicurativi e fondi immobiliari”, spiega David G. Armanini, fondatore di Prothea.
I dati disponibili relativi al 1° trimestre 2014, confermano, tra l’altro, questi trend. Infatti sono già state annunciate operazioni importanti con una dimensione complessiva superiore ai 70MWp. Alcuni cambi normativi e di mercato avvenuti negli ultimi mesi del 2013, quali: chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sulla qualificazione degli impianti fotovoltaici come “beni immobili” con conseguente revisione delle rendite catastali e dell’aliquota di ammortamento ai fini fiscali, i trend ribassisti del prezzo medio zonale orario dell’energia e l’eliminazione dei prezzi minimi garantiti per gli impianti fotovoltaici che hanno accesso alle tariffe incentivanti del Conto Energia, stanno creando uno spread tra domanda e offerta, soprattutto per i portfoli di impianti di taglia media e connessi nell’ambito del 4° e 5° Conto Energia.