Forum Salviamo il Paesaggio: “attenti a quel disegno di legge!”
Il Forum dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio , una rete che conta più di 1.000 organizzazioni della società civile, ricorda, in una nota stampa, come proprio in questi giorni sia in fase di votazione alla Camera dei Deputati il Disegno di Legge AC. 2039, denominato “Contenimento del Consumo del suolo e riuso del suolo edificato”, che il Forum, dopo approfondite analisi, aveva evidenziato non soltanto come insufficiente a fermare il consumo di suolo nel nostro Paese, ma addirittura controproducente, sottoponendo ai parlamentari una nuova proposta, per migliorare in modo sostanziale diversi punti del DDL.
L’appello pare non essere stato accolto e il Parlamento sta ora approvando, secondo le organizzazioni che fanno parte del Forum, il testo in questione, con l’aggravante di aver inserito “emendamenti peggiorativi e nuove deroghe“, che rischiano di produrre un testo definitivo ben lontano dalle attese delle migliaia di cittadini preoccupati dalla continua perdita di suoli fertili e dalla fragilità di un territorio già oggetto di grave e progressivo dissesto idrogeologico.
Eppure il DDL sembra “procedere spedito nel proprio iter, nonostante l’azione di mail bombing attuata nei giorni scorsi”, per trasmettere ai deputati il messaggio di tenere conto, nell’iter legislativo, di essenziali elementi migliorativi del testo o, semmai, “sospendere del tutto la discussione per tornare a lavorare a un testo legislativo in grado di dimostrare la volontà di un reale cambiamento“.
I coordinatori del Forum fanno notare come il documento inviato a marzo scorso ai parlamentari, fosse stato redatto condividendone l’elaborazione con cittadini, comitati, associazioni e organizzazioni professionali di tutto il territorio nazionale, che rappresentano gran parte della società e dell’opinione pubblica nazionale. Risultano inoltrati circa 2.000 messaggi, da parte di 60 rappresentanti di associazioni o comitati e oltre 700 tra cittadini e professionisti vari, che nel complesso hanno fatto arrivare alla Camera più di 80.000 e-mail, coprendo tutto l’arco istituzionale e territoriale. Un appello che parrebbe impossibile ignorare, ma che nei fatti, lamentano i promotori, è stato invece ignorato con un “silenzio assordante”, che fa tristemente pensare ad un nuovo “muro di gomma”.