Forte crescita delle Renewables di Greenvision Ambiente
Approvato dal Consiglio di Amministrazione il resoconto intermedio della gestione al 30 settembre 2009. Forte sviluppo della divisione Renewables (fotovoltaico e waste to Energy) che compensa la perdita dei ricavi delle attività dismesse dal Gruppo nel 2008, portando il fatturato a Euro 167 milioni con una crescita organica del 33,3%.
S. Polo D’Enza (RE), 13 novembre 2009 – Il Consiglio di Amministrazione di Greenvision ambiente SpA, società attiva nella realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, nell’eco-edilizia e nei servizi ambientali, ha approvato oggi il resoconto intermedio della gestione al 30 settembre 2009.
I Ricavi totali consolidati del Gruppo al 30 settembre 2009 hanno registrato, a parità di perimetro di consolidamento, una crescita organica del 33,3% portandosi a Euro 167,0 milioni, sostanzialmente stabili rispetto a Euro 169,9 milioni del corrispondente periodo precedente. I ricavi delle attività del fotovoltaico e del waste to Energy dei primi nove mesi del 2009 hanno, così, sostituito i ricavi delle due attività di IVA e Conchiglia, deconsolidate a partire dal 1° gennaio 2009, che nei primi nove mesi del 2008 avevano generato Euro 47,7 milioni di fatturato al lordo delle intercompany.
Continua la crescita della divisione Renewables che ha generato a fine Settembre 2009 Euro 113,3 milioni di ricavi consolidati pari al 68% del valore totale del Gruppo.
La crescita è stata sostenuta dal forte incremento del settore fotovoltaico dove il Gruppo opera attraverso la società controllata Greenvision ambiente Photo Solar, costituita nel 2008 e dedicata alla progettazione, realizzazione e gestione di parchi solari e impianti fotovoltaici. La società partecipata ha ultimato i 5 parchi solari da 1 Mwp ciascuno, costruiti a Brindisi per Enìa Solaris e l’impianto costruito all’interno dell’autodromo di Vallelunga di potenza pari a 0,8 Mwp. La società, che ha registrato nei primi mesi del 2009 un valore della produzione di Euro 23 milioni, ha recentemente firmato una lettera d’intenti con il Gruppo Marseglia, tra i principali produttori nazionali di energia da fonti rinnovabili, per la realizzazione di un parco fotovoltaico di 13 MWp in Calabria.
Nell’area Waste to Energy , dove il Gruppo opera attraverso la controllata Ladurner, si segnala il completamento del nuovo impianto di CDR a Bari per la municipalizzata AMIU e degli impianti di biogas da fonti agricole rinnovabili a Casaleone e a San Benedetto Po, ciascuno di potenza 1,5 Mwp. Sono in fase di realizzazione altri 4 impianti di biogas da fonti agricole rinnovabili e due impianti in concessione già autorizzati per biogas da discarica. Sono in fase avanzata, inoltre, i lavori per l’ampliamento dell’impianto di CDR di Fusina che porterà ad un aumento del 50% dell’attuale produzione di CDR ottenuta dai rifiuti solidi urbani raccolti nei comuni limitrofi.
La divisione Eco-building & Land Care, che comprende le attività di produzione e commercializzazione di isolanti in fibra naturale, la produzione di geosintetici e gli impianti di irrigazione e drenaggio per il settore agricolo, ha generato il 18% del fatturato consolidato del Gruppo nei primi nove mesi del 2009. Nel prossimo esercizio la divisione sarà notevolmente ridimensionata a seguito della annunciata cessione del 25% della partecipazione in Kefi e della partecipazione in Euchora, operazione che, insieme alla cessione del 25% di Enervision e Bioenergy, rientra nella strategia di focalizzazione del Gruppo nel settore dell’energia da fonti rinnovabili. L’operazione, che si perfezionerà nei prossimi giorni, ridurrà la quota detenuta nelle società al 19,90% anche per effetto di un aumento di capitale da parte del nuovo azionista di maggioranza.
Il Gruppo prevede di compensare nel corso del prossimo anno la perdita di ricavi determinata dalla cessione delle predette attività attraverso la crescita dei settori fotovoltaico e waste to energy.
Nella divisione servizi ambientali, che rappresenta il 14% del fatturato di Gruppo, il settore del trattamento e depurazione delle acque ha più che raddoppiato il fatturato grazie principalmente al contributo della commessa per il trattamento di circa 12.000 tonnellate di fanghi di risulta da impianti di depurazione della provincia di Trento, compensando il settore bonifiche che risente, invece, del rallentamento del mercato delle costruzioni. Continua la crescita delle attività di monitoraggio e analisi ambientale svolte nei laboratori della controllata Studio Alfa.