Fare Verde: plastica e polistirolo incubo dei litorali italiani. Ed è polemica con il Ministero
Sono la plastica e il polistirolo i principali rifiuti che aggrediscono l’ambiente marino. A dirlo è l’associazione ambientalista Fare Verde, che domenica 31 gennaio, ha organizzato in tutta Italia la manifestazione “Il mare d’inverno”, la tradizionale pulizia delle spiagge, giunta alla XXV edizione.
“Le spiagge italiane sono aggredite dai rifiuti – dichiara il presidente nazionale di Fare Verde, Francesco Greco – i nostri volontari, aiutati dai cittadini e da altre associazioni, hanno raccolto una grande quantità di plastica, vetro e oggetti vari che invadono l’arenile e il mare, inquinano l’ambiente e danneggiano gravemente la fauna marina. In particolare, il polistirolo e la plastica si presentavano in pezzi, spesso piccolissimi – precisa Greco – questo ci ha creato non pochi problemi per raccogliere questo tipo di rifiuti.”
I volontari di Fare Verde hanno raccolto 800 sacchi d’immondizia, portando via dalle spiagge 5000 bottiglie di plastica e mille contenitori in vetro. Inoltre, sugli arenili hanno trovato gli oggetti più disparati: copertoni per autovettura, scarpe, siringhe, un cane morto, fuochi d’artificio, bombole di gas domestico, profilattici, un paraurti per autovettura, un termosifone, bossoli di cartucce da caccia.
La XXV edizione di “Il mare d’inverno” si è svolta, polemicamente, senza il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. “Per Fare Verde – si legge infatti nel comunicato del 28 gennaio – è inaccettabile che un Ministro deputato alla tutela dell’Ambiente proponga la realizzazione di inceneritori a terra e di trivelle petrolifere in mare”. Con questa scelta Fare Verde vuole far arrivare al Ministro Galletti l’ennesimo messaggio forte, nella speranza che la linea del Governo sulle tematiche ambientali possa cambiare. “Dopo le trivelle petrolifere – prosegue il comunicato dell’associazione – è arrivata la proposta di costruire 9 nuovi inceneritori di rifiuti. Se si aggiunge la decisione del Governo di soppressione del Corpo Forestale dello Stato, si può dire che il passaggio di Attila avrebbe fatto meno danni di Renzi e Galletti.”
Alle critiche Fare Verde fa seguire però proposte concrete. La pulizia delle spiagge, infatti, è stata l’occasione per fare un censimento delle forme di inquinamento più diffuse e per proporre soluzioni, come la reintroduzione del “vuoto a rendere”, per ridurre la quantità di rifiuti prodotti. I rifiuti raccolti saranno differenziati per essere avviati al riciclaggio ed evitare la distruzione di materie prime sempre più costose attraverso l’incenerimento o il sotterramento in discarica.