“Per il clima”, l’etichetta che racconta il ciclo di vita dei prodotti
Bilancio positivo per il primo progetto in Italia di etichetta ambientale volontaria di prodotto ‘Per il clima’, promossa da Legambiente con il contributo di Regione Lombardia. L’obiettivo dell’etichetta è informare il consumatore circa il gas ad effetto serra generato dal ciclo di vita dei prodotti, attraverso una dichiarazione -sotto forma di etichetta- sul quantitativo di anidride carbonica immessa nell’atmosfera durante l’intero ciclo di vita del prodotto.
“Come Legambiente porteremo questo progetto tra le eccellenze italiane per il controllo delle emissioni di gas serra a Rio+20 – ha affermato durante la conferenza stampa Andrea Poggio, vicedirettore Legambiente Onlus-. Un piccolo passo verso la responsabilità ambientale che va accompagnato da scelte di vita quotidiane di sostenibilità. Quando tutti i prodotti e i servizi disporranno di precise e indiscusse indicazioni sul loro impatto ambientale sarà possibile per i cittadini operare scelte consapevoli e favorire le imprese più attente al Pianeta”.
“Sostenibilità significa in primo luogo responsabilità – commenta l’assessore all’Ambiente, Energia e Reti di Regione Lombardia, Marcello Raimondi. Tutti siamo chiamati a partecipare alla svolta verso modelli di consumo e di produzione più sostenibili. Con l’etichetta per il clima, una brillante idea di Legambiente cui abbiamo voluto contribuire, si crea una partnership con le aziende più attente e con i consumatori, in un circolo virtuoso in cui tutti ci guadagnano, a cominciare dall’ambiente”.
Sei le aziende che sul territorio lombardo hanno aderito all’iniziativa pilota -Pomì (Consorzio Casalasco del Pomodoro), Sma-Auchan, Palm, Npt, Agricola Perini, Agricola Il Campagnino- che, grazie all’audit tecnico di Ambiente Italia, hanno analizzato di alcuni prodotti il ciclo di produzione, distribuzione e commercializzazione, uso e smaltimento: dalla coltivazione o estrazione delle materie prime, al trasporto, al costo in termini ambientali del rifiuto finale.
Attraverso la dichiarazione di Legambiente, il consumatore scopre che un chilo di passata di pomodoro ‘Pomì’ produce nel suo ciclo di vita 650 grammi di CO2; una latta di 16 kg di colla ecologica per parquet Npt produce 49,1 kg di CO2; un green pallet di legno di abete di 16,35 chili di peso alla fine del suo ciclo di vita nell’atmosfera ha immesso 5,56 chilogrammi di CO2; per 560 gr di cracker non salato ne immettono 106 gr; il ciclo di vita di un melone da 1 kg produce 206 gr; la stampa di una pagina con stampante inkjet 0,13 gr, con una laser 1 grammo e 69. E anche a tavola le scoperte non mancano: il menù vegetariano per una persona produce 1 chilo circa di C02 e quello di carne supera gli 8 chili di emissioni nel suo ciclo di vita.
Etichette ‘Per il clima‘ di Legambiente si aggiunge dunque alle informazioni essenziali per avvicinare consumatore e produttore sul terreno del consumo consapevole e responsabile e sul piano dell’impatto ambientale, contribuendo all’orientamento dello stile di acquisto dei consumatori verso l’eccellenza della qualità e della sostenibilità. Per le aziende, etichetta ‘Per il clima’ diventa uno strumento di posizionamento di mercato e comunica scelte di valore aziendale verso la green economy; un vantaggio competitivo che si traduce nell’analisi del proprio ciclo produttivo e dei propri consumi energetici in un’ottica di responsabilità sociale e di stakeholderness del territorio e globale.