E’possibile una “ecologia del diritto”? Scienza e politica dei beni comuni alla Biennale Democrazia
Venerdì 31 marzo Aboca presenterà alla quinta edizione di “Biennale Democrazia”, a Torino, l’edizione italiana del libro “The Ecology of Law” (“Ecologia del Diritto”), del fisico e teorico dei sistemi Fritjof Capra (direttore e fondatore del Centro per l’Ecoalfabetizzazione di Berkeley in California e membro del Consiglio della Carta Internazionale della Terra) e dello studioso del diritto Ugo Mattei (docente all’Università di Torino e titolare della cattedra Alfred and Hanna Fromm allo Hastings College of the Law dell’Università della California).
La domanda che guida il saggio è: può il diritto, facendo propri alcuni concetti della scienza moderna, divenire parte integrante dello sforzo di miglioramento del mondo, anziché strumento di accelerazione della sua distruzione? Ovvero: le crisi ambientali, economiche e sociali del nostro tempo possono essere riconducibili a un sistema giuridico basato su una concezione del mondo obsoleta?
Nella scienza, infatti, sta emergendo un cambiamento paradigmatico radicale, che comporta il passaggio da una interpretazione e visione del mondo meccanicistica ad una sistemica ed ecologica. Il mondo non viene più considerato semplicemente come “macchina”, un aggregato di elementi costitutivi distinti e separati, bensì come “rete”, un sistema di relazioni inscindibili, caratterizzato da comunità fluide e auto-organizzantisi, capaci di generare beni comuni.
Se il concetto di ecologia esemplifica questa nuova impostazione, il diritto appare, invece, intrappolato nel vecchio paradigma, che lo vuole impegnato nella difesa della proprietà (quale diritto individuale) e concentrato sul dominio e controllo della natura.
“Ecologia del Diritto. Scienza, politica, beni comuni” negli Stati Uniti ha già riscosso molta attenzione. All’origine del libro una serie di conversazioni tra lo scienziato (Fritjof Capra) e lo studioso del diritto (Ugo Mattei) sull’applicazione del concetto di “legge” nella scienza e nella giurisprudenza. Dialoghi culminati in questo volume che, per primo, presenta il diritto come un sistema di conoscenza, teoria generale e filosofia: una disciplina intellettuale, dotata di una storia e di una struttura concettuale che mostra similitudini sorprendenti con le scienze della natura. Due discipline che hanno interagito nel corso della storia influenzandosi a vicenda, fino ai tempi recenti, come dimostrano i due autori che ripercorrono per la prima volta l’affascinante storia parallela del diritto e della scienza, dall’antichità ai tempi moderni, delineando strada facendo i concetti e i fondamenti di un ordinamento giuridico nuovo, coerente con i principi ecologici che sostengono la vita sul Pianeta: apprendere dalla natura e collaborare con essa.
“Sia l’attuale economia mondiale sia l’ordine giuridico che le è proprio sono evidentemente insostenibili”, si legge nel libro, “si rivela quindi urgentemente necessario un nuovo ordine eco-giuridico basato sull’alfabetizzazione ecologica, sull’equa condivisione dei beni comuni, sull’impegno civico e la partecipazione. Tale nuovo ordine, tuttavia, non può essere imposto ma soltanto lasciato emergere. Per questo invitiamo tutti a coinvolgersi in questo processo. L’affermazione che ciascuno di noi ora può partecipare alla costruzione del nuovo ordine eco-giuridico è l’epilogo da noi auspicato in questo libro”, affermano gli autori.
All’incontro di venerdì 31 marzo (Teatro Gobetti, ore 11,30) parteciperanno Ugo Mattei, il pittore e scultore Michelangelo Pistoletto e la giornalista RAI Laura De Donato.