Energia dai rifiuti nella discarica di Cannicci
Produrre energia pulita da rifiuti. E’ questa la grande scommessa del futuro. Una scommessa che nella provincia di Grosseto, e precisamente nel comune di Civitella Paganico, è già una felice realtà, grazie alla realizzazione di un modernissimo impianto a biogas nella discarica di Cannicci, la cui cerimonia di inaugurazione si è tenuta sabato 6 marzo.
La centrale bioelettrica di Cannicci è entrata in funzione lo scorso aprile, la fase di collaudo è stata effettuata nel mese di giugno e attualmente è in fase di start-up, mentre la messa a regime dovrebbe avvenire entro giugno 2010.
Nel 2009 la centrale ha prodotto 835.000kWh di energia attraverso il recupero di circa 500 mila Nm3 (metro cubo normale ndr) di biogas.
Le stime per il triennio 2010-2012 indicano un aumento della produzione per un quantitativo complessivo di circa 12.000.000kWh recuperando 7.500.000 Nm3 di biogas.
“Questo impianto – spiega Paolo Fratini, sindaco di Civitella Paganico -assolve a due funzioni importanti: la prima, di carattere ambientale, consiste nella bonifica del biogas che si genera spontaneamente dal processo di fermentazione della frazione organica dei rifiuti stoccati all’interno di una discarica. La seconda è che il biogas viene trasformato in energia che viene immessa nella rete Enel”.
Le emissioni in atmosfera sono ampiamente sotto i limiti imposti dalla normativa vigente grazie ad un sistema automatico che consente di tenere costantemente monitorate temperatura e pressione della miscela gas – aria, garantendo la corretta miscelazione delle due componenti e una carburazione che conserva la concentrazione degli ossidi di azoto (NOx) al di sotto del limite di 450 mg/ Nm3 .
L’impianto è costituito da pozzi di estrazione del biogas, tubazioni di trasporto e stazioni di regolazione dei flussi all’interno della rete, da una centrale di produzione energetica. La centrale opera attraverso una stazione di pompaggio. Il gas è sottoposto ad un sistema di depurazione tramite condensazione e al monitoraggio qualitativo. Un gruppo elettrogeno consente la produzione di energia.Un post-combustore a doppia camera, alimentato utilizzando una quota dallo stesso biogas utilizzato per l’alimentazione del gruppo elettrogeno, ossida il monossido di carbonio (CO). La temperatura dei fumi all’uscita del camino non supera i 550°C previsti dalla normativa.