Enel e Symbola presentano a Bruxelles 100 storie della mobilità elettrica italiana
La diffusione di auto elettriche cresce rapidamente e nel 2016 la loro vendita nel mondo è aumentata del 40%. La mobilità del futuro sembra dunque orientata verso sviluppi sempre più sostenibili ed efficienti. Grazie alla maturità delle tecnologie di stoccaggio dell’elettricità e di realizzazione dei motori, alla diffusione sempre più ampia delle fonti di energia rinnovabile e delle reti di distribuzione intelligenti, la mobilità elettrica può finalmente aiutarci a rispettare gli obiettivi posti dalla sfida climatica.
La e-mobility è stata protagonista ieri a Bruxelles nella presentazione, alla Commissione Europea, della prima parte del Pacchetto Europeo di misure per la Mobilità Sostenibile, che ha come obiettivo la decarbonizzazione del settore trasporti. Una sfida che anche l’Italia può contribuire ad affrontare, grazie al lavoro di piccole e grandi realtà innovative di una filiera che sta già giocando un ruolo importante nello sviluppo del settore.
Per dare voce a questa Italia visionaria e competitiva è nato lo studio ‘100 Italian e-mobility stories’ promosso da Enel e Fondazione Symbola, che raccoglie esperienze di successo: dalla realizzazione e costruzione dei veicoli alle batterie, dalla componentistica al design, dalle ricariche alle app dedicate ai servizi tradizionali.
Il rapporto è stato presentato ieri a Bruxelles dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, Francesco Starace, e dal Presidente di Symbola, Ermete Realacci, che ne hanno parlato insieme agli europarlamentari Simona Bonafè e Claude Turmes e a Nikolaus Von Peter del gabinetto della commissaria ai trasporti Violeta Bulc.
Francesco Starace ha commentato: “Le realtà raccontate in 100 Italian e-mobility stories dimostrano come l’Italia abbia colto la sfida dall’auto elettrica e della nuova era della mobilità: abbiamo energie e talenti per partecipare da protagonisti in questa grande trasformazione del modo di concepire la mobilità. Enel è già in cammino lungo questo percorso, partendo da una leadership tecnologica oggi molto evidente nella definizione degli standard V2G in cui siamo all’avanguardia nel mondo. Enel ha definito, in collaborazione con il Politecnico di Milano, un progetto per la realizzazione di un’infrastruttura capillare a livello nazionale di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici e abbiamo deciso di realizzare questa infrastruttura partendo da subito.”
“C’è bisogno di spingere l’innovazione tecnologica per combattere i mutamenti climatici e l’inquinamento delle nostre città. Le 100 esperienze di mobilità elettrica che presentiamo in questo rapporto – afferma il Presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci – interpretano le migliori qualità di un’Italia che fa l’Italia: innovare senza perdere la propria anima, guardare al mondo con i piedi ben piantati sui territori e tra le comunità, scommettere sulla coesione e sulla qualità. Da questi talenti, da queste energie dobbiamo partire: incoraggiandoli, valorizzandoli e portandoli a sistema. Ci auguriamo che dall’Europa arrivi un segnale forte sulla mobilità elettrica che è uno degli strumenti per aiutare la battaglia per il clima, di cui dobbiamo essere protagonisti. Anche per accompagnare l’economia del futuro”.
La mobilità elettrica incrocia, del resto, gli obiettivi della COP21 di Parigi sui mutamenti climatici grazie anche alla complementarietà con la crescita delle energie da fonti rinnovabili, che rappresentano attualmente in Italia il 40% della produzione elettrica e che hanno ancora potenziale di crescita. La mobilità elettrica insieme al potenziamento del trasporto pubblico e della ciclabilità, potrebbe dare un contributo sostanziale alla riduzione dell’inquinamento prodotto da veicoli che si stima generi circa un quarto delle emissioni climalteranti.
La diffusione di auto elettriche cresce ora rapidamente: nel 2016 sono state vendute nel mondo circa 800.000 auto elettriche: +40% rispetto all’anno precedente. Cresce soprattutto negli Stati Uniti e in Cina, che insieme a Norvegia e Olanda rappresentano circa il 70% delle vendite mondiali. Le e-car sono state protagoniste al salone dell’auto di Parigi ed è significativo l’avvio delle prime partnership tra costruttori di auto ed energy utility, che vede l’Italia protagonista di un nuovo modello di business e con servizi inediti per i clienti finali.
In Norvegia sono elettriche il 25% delle vetture, in Olanda il 10%. Il nostro Paese non è ancora ai livelli del Nord Europa per infrastruttura di ricarica, ma, secondo i promotori del report, “è un gap superabile con strategie lungimiranti e politiche adeguate”.
‘100 Italian e-mobility stories’ vuole infatti dimostrare che le nostre imprese e i nostri centri di ricerca sono pronti ad affrontare la sfida della nuova mobilità. L’auto elettrica sposa l’innovazione proveniente da altri settori, a partire dalla rete elettrica, spinge sull’efficienza del motore, sulla durabilità delle batterie, sul retrofit elettrico di auto tradizionali, sul recupero dei materiali in un’ottica circolare. Con l’elettrico aumenta inoltre l’efficienza del motore. Quello termico, in un’ottica dal pozzo alla ruota (l’analisi cosiddetta W2W “well-to-wheel”), ha un’efficienza del 17-19%, quello elettrico di circa il 36%. E con l’aumento delle rinnovabili nella produzione nazionale questa efficienza potrebbe aumentare ulteriormente, con ricadute positive sulla riduzione delle emissioni di CO2 e dell’inquinamento in generale.
Oltre che alla maturità delle tecnologie coinvolte, lo sviluppo della nuova mobilità si deve ai nuovi stili di vita più sobri e sostenibili, alla maggiore sensibilità ambientale di consumatori e istituzioni e alla voglia crescente di sharing-mobility.