Elezioni: solo 32 candidati impegnati a favore dell’agricoltura biologica
Sono solo 32 i candidati alle prossime elezioni politiche che si sono impegnati esplicitamente a favore dell’agricoltura biologica, firmando il patto per l’agricoltura proposto da Aiab per la XVII legislatura. Un decalogo, articolato in 10 impegni concreti, per il sistema agroalimentare italiano e per l’ambiente che l’associazione ha sottoposto a tutti i candidati di ogni coalizione politica, in lizza per la prossima tornata elettorale. I firmatari hanno potuto scegliere di aderire all’intero decalogo o sottoscrivere singoli punti, assumendosi la responsabilità di una verifica da parte di Aiab in quattro momenti della legislatura: nei primi 100 giorni, al termine del 2013, a metà mandato e alla sua scadenza.
Tra i firmatari sono presenti esponenti di diversi schieramenti e appartenenze politiche. Nel centro sinistra, per il Partito Democratico, hanno firmato Vittorio Barazzotto, Giorgio Cingolani, Susanna Cenni, Giampiero Giulietto, Maurizio Ionico, Michela Marcone, Raffaella Mariani, Andrea Orlando, Ermete Realacci, Alessandra Terrosi. Nella stessa coalizione, ma per Sinistra Ecologia e Libertà, a sottoscrivere sono stati la responsabile agricoltura del partito, Loredana De Petris, insieme a Laura Boldrini, Antonella Cammardella, Umberto Cinalli, Sara Fischetti, Monica Frassoni, Luigi Laquaniti, Massimo Molteni, Elisabetta Piccolotti. Sono presenti anche esponenti di Rivoluzione civile di Ingroia: Maria Teresa Belardo, Angelo Bonelli, Stefano Leoni, Giorgio Turchetti, Simona Simonetti. Per il MoVimento 5 Stelle hanno aderito Roberto Carchia, Lucia Ferro e Adriano Zaccagnini. Non sono mancate le adesioni dal centro-destra, anche se in misura minore: Paolo Russo del Popolo della Libertà e Laura Barbanera di La Destra.
“Abbiamo rivolto alla politica un appello di assunzione di responsabilità concreto per garantire la ricostruzione di un ruolo guida del nostro Paese sui fronti del rispetto ambientale, della qualità e salubrità dei sistemi produttivi, a partire da quello agroalimentare – ha spiegato il presidente di Aiab Alessandro Triantafyllidis – Hanno risposto soprattutto i rappresentanti di quei partiti che si ispirano, più o meno esplicitamente, al tema dei beni comuni, asse portante del nostro ragionamento. Siamo convinti, pertanto, che le istanze che abbiamo promosso trovino nei sottoscrittori del nostro Decalogo, una volta assunto il loro ruolo istituzionale, dei determinati interlocutori politici con cui dare futuro a un modello di sviluppo sano ed equilibrato che in ambito agroalimentare sia incardinato sull’agricoltura biologica”.
E’ ancora possibile sottoscrivere da parte dei candidati il decalogo di AIAB per la XVII Legislatura sul sito: www.aiab.it.